Alle prime luci dell'alba di
questa mattina, i carabinieri del nucleo ispettorato dell'lavoro
di Viterbo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di
sequestro preventivo di una nota azienda agricola del capoluogo,
di proprietà di due imprenditori del posto.
Il provvedimento è arrivato dopo indagini svolte su due
uomini tra l'inizio del 2022 e l'estate del 2023, che avrebbero
evidenziato a loro carico l'ipotesi del reato di sfruttamento
del lavoro.
In quel periodo i due imprenditori avrebbero assunto alle
proprie dipendenze numerosi cittadini, sottoponendoli a
condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di
bisogno.
"In particolare - si legge nella nota emessa in mattinata dalla
Procura viterbese -, gli operai impiegati nella lavorazione dei
campi sarebbero stati costretti a sottostare a condizioni
lavorative caratterizzate da lunghissimi turni di lavoro
(dall'alba al tramonto, anche fino a dodici ore al giorno),
talvolta anche con esposizione alle intemperie; mancata
fruizione del riposo settimanale, delle ferie e del periodo di
malattia retribuito; calcolo delle retribuzioni in modo
palesemente difforme da quelle previste dai contratti nazionali
e provinciali; corresponsione della parte "in nero" mediante
contanti.
L'attività investigativa è stata sviluppata per mesi
attraverso acquisizioni documentali, l'escussione di tantissimi
dipendenti, servizi di osservazione, accessi ispettivi ed altre
iniziative di polizia giudiziaria che hanno permesso anche di
documentare la mancata assegnazione ai lavoratori di calzature e
indumenti idonei da utilizzare in caso di pioggia e l'assenza
delle condizioni di sicurezza durante il loro spostamento a
bordo di mezzi agricoli, con conseguente rischio per la loro
incolumità. Alla luce del quadro indiziario il Gip ha emesso
l'ordinanza con la quale è stato disposto il sequestro
preventivo dell'intera azienda agricola, che sarà affidata ad un
amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.
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