Nel 2021 sono stati 1198 i primi
accessi negli 11 centri antiviolenza della Liguria, un dato in
leggera crescita rispetto ai 1155 del 2020 e in calo rispetto ai
1255 del 2019. Il dato è fornito dalla Regione alla vigilia
della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Il nostro obiettivo è prevenire la violenza di genere e di
diffondere la cultura del rispetto dei diritti, assicurando un
sostegno alle vittime, con l'obiettivo di permettere loro un
recupero della propria autonomia, materiale e psicologica",
afferma il gvernatore Giovanni Toti annunciando che domani sul
palazzo della Regione sarà esposto uno striscione con la scritta
"Qui non c'è posto per la violenza #stopviolenceagainstwomen",
"un gesto simbolico - dice Toti - che vuole far riflettere e
confermare quanto Regione Liguria sia vicina alle donne vittime
di violenza".
Sono 8, per 40 posti letto, le case rifugio in Liguria sostenute
dalla Regione con 215 mila euro. Nel 2022 è stato di 276 mila
euro il finanziamento per i centri antiviolenza. I fondi erogati
da Regione Liguria per centri anti violenza, case rifugio, per i
progetti sulla violenza e per la prevenzione e sensibilizzazione
nelle scuole nel 2022 ammontano a 892 mila euro.
"C'è bisogno di accrescere la consapevolezza su questo fenomeno,
c'è bisogno di una presa di coscienza e c'è un grande lavoro di
educazione da fare. Su questo fronte, c'è un dato su cui vale la
pena riflettere: nel 2021 sono stati circa 200 gli uomini che si
sono rivolti ai centri per il trattamento degli autori di
violenza, e quasi 250 fino a oggi nel 2022", sottolinea Toti.
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