I due argomenti principali a
latere del varo Fincantieri del pattugliatore d'altura
''Marcantonio Colonna'' sono stati quelli dell' intervento a
mare previsto da Fincantieri con un investimento da 30 milioni
di euro e quello della necessaria nuova viabilità interna alla
frazione di Riva Trigoso che ospita il cantiere. Tutti
favorevoli allo sviluppo dello scalo platea Fincantieri ma con
alcune raccomandazioni. "Nessuno dovrà storcere il naso di
fronte all' intervento di Fincantieri a Riva Trigoso- ha detto
il governatore Giovanni Toti nel suo intervento al varo - che
consentirà un miglioramento in termini di sicurezza e di aumento
della produttività. Ovviamente la Regione è pronta a firmare un
accordo con il comune di Sestri Levante e con l'azienda per
procedere a realizzare la nuova viabilità per fare accedere il
traffico pesante diretto al cantiere fuori del borgo rivano ''.
Al presidente della Regione fa eco Roberto Bagnasco membro della
commissione Difesa della Camera: ''Capisco alcune preoccupazioni
dei cittadini di Riva Trigoso sia in merito all'intervento nella
zona mare che sulla necessità di trovare i finanziamenti per
costruire un nuovo ponte sul torrente Petronio che raggiunga
Fincantieri senza creare problemi, come avviene da anni agli
abitanti e turisti durante la stagione estiva". Uno degli ultimi
atti del sindaco Valentina Ghio è stato rivolto alla viabilità
alternativa '' Regione e governo devono aiutare il comune prima
reperendo i circa 170mila euro della progettazione della nuova
strada che, secondo un progetto di fattibilità, passerà
parallela alla linea ferroviaria, con la costruzione di un nuovo
ponte sul torrente, che avrà il compito di risolvere l'annoso
problema dell' accesso delle centinaia di tir sotto il basso
cavalcavia ferroviario, e soprattutto di consentire di
raggiungere la Fincantieri senza passare dal centro paese''.
Anche il nuovo ad Fincantieri Pierroberto Folgiero ha
sottolineato come la realizzazione di un grande scalo platea
consentirà la costruzione di 5 navi alla volta senza dover
spostare i grandi scafi con manovre difficili e costose oltre
che in sicurezza.
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