Dopo la scoperta della chat
degli orrori gestita da due ragazzi genovesi arrestati ieri
dalla Digos e dalla polizia postale, insieme a un terzo coetaneo
cuneese finito ai domiciliari, la procura di Genova indaga anche
per istigazione al suicidio. Il nuovo filone di indagine,
coordinato dai pm Federico Manotti della Dda e dalla collega
Gabriella Dotto delle Fasce deboli, riguarda in particolare il
ragazzo originario di Cuneo ma residente nel salernitano. Era
lui, infatti, a postare nel canale Telegram Blocco Est Europa,
foto di ragazzine che si procuravano lesioni, anche gravi. In un
caso, il giovane racconta anche di avere "fatto suicidare una
ragazza".
I video, spiega il giovane nelle conversazioni, "sono fatti
da ragazze per me mentre sono a scuola". Intanto gli
investigatori stanno cercando di identificare tutti gli utenti
del canale che aveva 130 iscritti. Non tutti partecipavano
attivamente ma erano solo "spettatori". Oltre ai tre arrestati
gli investigatori hanno indagato tre minorenni che ieri sono
stati perquisiti.
Gli agenti hanno sequestrato pc e telefonini da cui
cercheranno di capire da dove tutto il materiale video arrivava.
Dalle indagini è emerso che i tre arrestati volevano fare una
strage a Montecitorio per superare i quasi tremila morti
dell'attentato alle Torri gemelle a New York e avevano
inaugurato una 'campagna di addestramento' al tiro con le armi
dove i bersagli erano le più alte cariche dello Stato,
inneggiando ad Adolf Hitler. E soprattutto avevano creato una
chat Telegram con 130 utenti in cui venivano postati centinaia
di foto e video di orrori vari: abusi su bambini, ragazze
mutilate, stragi nelle scuole americane, azioni jihadiste,
insulti a omosessuali, ebrei e neri.
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