Aumentano da cinque a sette, questa
settimana, le Regioni in cui l'occupazione dei reparti ordinari
da parte dei pazienti Covid si colloca sopra la soglia di
allerta fissata al 15%. Si tratta di Emilia Romagna (17,1%),
Friuli Venezia Giulia (20,6%), Liguria (27%), Marche (18,6%),
Umbria (35,5%), Valle d'Aosta (17,9%), Veneto (16%).
L'occupazione delle terapie intensive si colloca invece per
tutte le Regioni e Province autonome sotto la soglia di allerta
fissata al 10%, con i valori più alti registrati in Emilia
Romagna (6,5%) e Abruzzo (6,1%). Lo rileva la tabella sugli
indicatori decisionali del monitoraggio Iss-ministero Salute.
Il tasso di occupazione dei posti di area medica e terapia
intensiva "è rispettivamente, questa settimana, al 13,3% e al
3,2%, quindi mostra una tendenza all'incremento anche se siamo e
rimaniamo al di sotto di qualsiasi soglia di criticità e,
quindi, ben lontani da situazioni di congestione delle strutture
sanitarie". Lo sottolinea il direttore Prevenzione del ministero
della Salute, Gianni Rezza, nel videomessaggio di commento ai
dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
E sono tre le regioni - Emilia Romagna, Liguria e Marche
-classificate questa settimana a rischio alto per molteplici
allerte di resilienza, mentre la scorsa settimana erano sei.
Undici Regioni sono a rischio moderato e sette classificate a
rischio basso. Lo rileva la tabella sugli indicatori decisionali
del monitoraggio settimanale sull'andamento del Covid-19.
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