Due anni di lavorazioni a Genova Pra' in una piattaforma-cantiere realizzata ad hoc per costruire parte dei giganteschi cassoni di calcestruzzo che comporranno la nuova diga foranea del porto di Genova. Inizio nella primavera 2024. La tempistica è stata fornita dai tecnici dell'Autorità portuale di Genova, insieme ad altri dettagli, durante il consiglio del municipio Ponente monotematico sul futuro del bacino portuale alla luce della costruzione della grande opera.
Molti cittadini e comitati si sono presentati nella sede istituzionale ma solo pochi hanno potuto assistere all'incontro, per motivi di capienza.
Malcontento, espresso non solo dai comitati e dall'opposizione ma in parte anche dagli stessi consiglieri di maggioranza per quella che viene vissuta come l'ennesima servitù. "La scelta al momento è questa, se ci fosse un'alternativa valida la prenderemmo in considerazione ma finora nessuno ce l'ha presentata" ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, presente all'appuntamento. Anche il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini ha confermato che lo specchio acqueo attiguo al terminal Psa, davanti al Lido di Pegli, è quello "più adeguato, per posizione, logistica e profondità del fondale", a ospitare le attività di lavorazione dei giganti di calcestruzzo che comporranno la nuova diga foranea. "Ma la piattaforma sarà smontata alla fine dei due anni di lavori".
Tra le altre informazioni fornite durante il consiglio, il fatto che i cassoni della nuova diga fabbricati a Pra' saranno 39 su un totale di 97. Gli altri verranno costruiti e assemblati a Vado e Piombino. Si tratta di 20 cassoni in meno rispetto a quanto preventivato alcuni mesi fa. Inoltre sarà costruito in loco un impianto di betonaggio in modo da ridurre il passaggio dei trasporti di materiale. L'impatto sulla viabilità è stimato in tre camion all'ora in media nelle 24 ore ma con transito diretto dallo svincolo di Genova Pra' al sito, senza attraversare traffico ordinario.
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