Tra gli audio depositati dalla
procura in vista del processo immediato per l'ex presidente
della Regione Liguria Giovanni Toti, per l'imprenditore Aldo
Spinelli e l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio
Signorini, c'è una intercettazione ritenuta fondamentale dagli
inquirenti.
E' quella della sera dell'1 settembre 2021. Toti era stato
in barca da Spinelli e aveva chiamato Signorini chiedendogli
quando sarebbe andato in comitato il rinnovo del terminal
Rinfuse. Signorini lo rassicura dicendogli che al massimo
sarebbe andato in due settimane. Dopo quella telefonata, quando
Toti lascia la barca di Spinelli, richiama Signorini e gli
chiede di nuovo lumi per caldeggiare la pratica. "Fa comodo
anche a me - dice l'ex governatore - se riusciamo a farlo entro
la metà di settembre mi fa comodo anche a me... quindi".
Signorini lo rassicura: "Tranquillo... è proprio un fatto
burocratico di tempi minimi, delle pubblicazioni, di queste
cose, lui (Spinelli, ndr) è apprensivo ma stai tranquillo".
Secondo gli investigatori Toti spinge per accelerare la
pratica perché "il vantaggio risiede nelle imminenti elezioni
amministrative di Savona e, quindi, nella necessità di ricevere
in tempi rapidi il contributo promesso da Spinelli".
La telefonata prosegue parlando della spartizione del porto.
Toti dice a Signorini: "Vogliono dividere l'operazione Spinelli
e Aponte". E Signorini risponde: "ho parlato con gli uomini di
Msc sono d'accordo anche loro di andare avanti prima con la cosa
sua e poi fanno l'istanza insieme quindi...". E l'ex
governatore: "di fatto bisogna tenergli buoni gli altri
armatori, Spinelli col tombamento Spinelli resta Spinelli di
là... Bettolo Rinfuse lo gestiamo come vuole Aponte non ho
problemi alla fine va bene così...".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA