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Sciopero generale, oltre 25mila a Genova in corteo

Sciopero generale, oltre 25mila a Genova in corteo

Lavoratori di ogni comparto da tutte le province

GENOVA, 29 novembre 2024, 15:23

Redazione ANSA

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Un corteo imponente, di oltre 25 mila persone, aperto da uno striscione unitario di Cgil e Uil con scritto 'Sciopero generale in Liguria contro la manovra finanziaria' è partito stamani dalla stazione di Genova Principe. Il corteo terminerà in piazza Matteotti. A Genova sono arrivati lavoratori da tutte le province e da tutti i comparti.
    Gli interventi finali sono di Serena Sorrentino, segretaria generale Funzione Pubblica Cgil e Luca Cerusa sub commissario Uil Liguria.
    "Oggi ci troviamo qui anche per dimostrare ai ministri che scioperare è un diritto sancito dalla Costituzione - ha detto Cerusa -. Questa è una piazza partecipata che vuole manifestare il proprio dissenso e chiedere a gran voce che si facciano scelte diverse nella legge di bilancio che sta per essere approvata. Genova e la Liguria sono territori che stanno pagando particolarmente la crisi industriale. Ci sono ancora problemi molto seri da risolvere. In Liguria molte sono le vertenze aperte, infatti chiediamo al governo nazionale e ai governi locali di fare un ragionamento serio sulle politiche industriali. Non possiamo più permetterci di rimanere indietro".
    "Non solo la manovra non è adeguata ai problemi del paese, ma il governo Meloni ha fatto una scelta, quella di tagliare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. C'è un attacco diretto al lavoro, aumenta la precarietà, diminuiscono i salari.
    La manovra sull'Irpef che trasforma la contribuzione in fiscalizzazione degli oneri in realtà comporterà una perdita dei benefici che già i lavoratori oggi hanno in busta paga, ma soprattutto ci preoccupano i tagli alla sanità, al sociale e quindi un ulteriore impoverimento anche indiretto - ha detto Sorrentino -. Nel frattempo vediamo che non c'è nessuna alcuna attenzione verso l'evasione fiscale, verso gli extraprofitti e si aumentano le spese militari. Abbiamo 120.000 cittadini in Liguria che rinunciano alle cure perché il governo dice che non ci sono risorse".
   

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