Sono passati 29 anni dalla strage
di via Palestro in cui morirono cinque persone in seguito
all'esplosione di un'autobomba davanti alla sede del Pac, il
Padiglione di arte contemporanea di Milano. La città ha
ricordato come ogni anno le vittime della strage mafiosa con una
cerimonia sul luogo dell'attentato, a cui hanno partecipato il
sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore lombardo,
Attilio Fontana, il questore Giuseppe Petronzi e il sindaco di
Verona, Damiano Tommasi, oltre ai familiari di coloro che hanno
perso la vita nell'attentato (i vigili del fuoco Carlo La
Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l'agente di polizia
municipale Alessandro Ferrari e il venditore ambulante Driss
Moussafir).
"Oggi Milano si ritrova in via Palestro, con la
consapevolezza di una comunità decisa a lottare con tutte le sue
energie contro la mafia", ha sottolineato il sindaco Sala nel
suo discorso. Dopo l'attentato Milano ha saputo reagire "ed è
diventata un punto di riferimento per chi ha a cuore il rispetto
delle regole - ha aggiunto -. La cura della legalità, il miglior
antidoto contro la criminalità organizzata, ha assicurato alla
nostra città l'azzeramento degli omicidi mafiosi e la drastica
riduzione dei reati, ma come sappiamo le infiltrazioni sono
ancora numerose nella città più dinamica d'Italia".
La mafia del 2022 "è un patogeno da estirpare - ha concluso
-, anche se negli ultimi anni la facciata esterna dipinta dai
mafiosi può sembrare meno spaventosa della criminalità
organizzata delle bombe e del sangue diffuso a piene mani".
Alle 12 in tutte le sedi dei vigili del fuoco di Milano è
stato osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime:
quando il 27 luglio l'autobomba scoppiò in via Palestro i vigili
del fuoco erano già sul posto e tre di loro morirono
nell'attentato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA