Porta nel cuore della Milano del
design la distruzione causata dal terremoto in Turchia,
l'installazione Home Swept home di Fondazione Cesvi. Una
provocazione per accendere i riflettori sul diritto a una casa
sicura, promosso da CESVI con il programma Case del Sorriso, che
garantisce a migliaia di minori vulnerabili, in Italia e nel
mondo, protezione, cure, dignità e rispetto dei loro diritti
fondamentali.
Le immagini all'Opificio 31 di via Tortona 31 sono del
fotografo Fabrizio Spucches, scattate pochi giorni dopo il
terremoto che ha colpito il Paese. Una gigantografia ricopre
l'intera facciata di un edificio diroccato.
Ad accompagnare l'immagine delle abitazioni ormai deserte
sono le fotografie di persone che hanno perso la propria casa,
ciascuna delle quali abbinata a un racconto inedito che
interpreta liberamente lo scatto, a cura di Enrico Dal Buono.
"La casa non è solo un'abitazione, ma il luogo degli affetti
e dove ci si sente al sicuro: un privilegio finito in macerie
per migliaia di persone. Attraverso il programma Case del
Sorriso, Fondazione CESVI contribuisce a sostenere l'infanzia e
le famiglie vulnerabili in Italia e nel mondo nei contesti più
difficili a forte rischio di povertà, violenza, o vessati da
catastrofi naturali e umane, come i conflitti - dichiara Roberto
Vignola, vicedirettore generale di Fondazione CESVI -. Con
questo ambizioso progetto, di forte valenza artistica e
simbolica, speriamo di diffondere una nuova consapevolezza tra
tutte le persone che parteciperanno al Fuorisalone".
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