Due fratelli, di 36 e 65, residenti
a Lissone (Monza e Brianza) , sono stati arrestati al termine
dell'operazione "Fast and Weapons". coordinata dalla procura di
Monza, dagli agenti della Squadra Mobile in esecuzione di
un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio e
detenzione di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di
armi clandestine, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale
e incendio doloso.
L'indagine era cominciata dall'arresto nel dicembre del 2020
di un uomo trovato con una pistola semiautomatica Beretta
calibro 22, completa di caricatore e munizionamento, rubata, e
di una pistola mitragliatrice di fabbricazione serba Zastava, da
considerarsi arma da guerra.
Le armi erano state prese a uno dei due fratelli arrestati che
le deteneva in un box di Lissone e spacciava cocaina, hashish e
marijuana.
Un attività di spaccio - hanno riscostruito gli agenti -
condotta anche con modalità violente, nell'ambito della quale si
erano verificati due episodi di resistenza a pubblico ufficiale
per sfuggire ai carabinieri; numerosi episodi di estorsione in
danno di clienti, fino all'incendio dell'abitazione di un
debitore.
Il fratello usava le stesse modalità estorsive, con un
complice, arrestato nel marzo del 2021 che aveva cocaina,
hashish marijuana, un fucile a pompa privo di matricola con il
suo munizionamento, sette cartucce di vario tipo; una pistola
Smith and Wesson calibro 44 Magnum rubata e 40 cartucce; una
Tanfoglio calibro 9X21con inserito caricatore rifornito con
undici cartucce e numerose altri e munizioni. Armi che custodiva
su incarico dei due fratelli.
I due arrestati, oltre alla droga, avevano con loro anche
altre armi e articoli di abbigliamento ed orologi di pregio,
frutto dell'attività di estorsione.
Durante l'indagine sono state sequestrate sette armi da
fuoco; 310 grammi di cocaina, 2.691grammi di hashish, 371 grammi
di marijuana, oltre a circa 9.000 euro in contanti, frutto
dell'attività di spaccio.
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