Per il commissario liquidatore
della vecchia Banca Marche Bruno Inzitari esistono "tutti i
presupposti" per l'accertamento dello stato di insolvenza
dell'istituto di credito in via di risoluzione, dato che risulta
"tanto sul piano fattuale che documentale", "l'assoluta e
irreversibile incapacità a soddisfare regolarmente le proprie
obbligazioni" della vecchia Banca Marche". Nel procedimento
davanti al giudice fallimentare per la dichiarazione di
insolvenza, chiesta dalla procura di Ancona e dallo stesso
Inzitari, il commissario liquidatore, nella sua memoria di cui
l'ANSA ha preso visione, respinge tutte le argomentazioni di
opposizione spese dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Pesaro
e Cassa di Risparmio di Jesi. Argomentazioni contenute in due
memorie, "inammissibili e infondate" - secondo Inzitari -, che
"ripetono in modo meccanico argomenti che non possono essere
presi in considerazione" in quanto riprendono le impugnative
presentate da Caripesaro e Carisj davanti al Tar del Lazio. "Se
anche per pura ipotesi, le impugnazioni delle Fondazioni fossero
accolte - aggiunge -, rimarrebbero impregiudicati tutti i
provvedimenti adottati per la soluzione della crisi di Banca
Marche spa, che oggi è un soggetto del tutto incapiente e del
tutto incapace di adempiere ad ogni obbligazione".
Ma Inzitari non si ferma qui, segnalando che attualmente le
Fondazioni "non possono essere più considerate soggetti
interessati ai sensi della legge fallimentare e sono quindi
prive di legittimazione per opporsi alla dichiarazione di
insolvenza e per proporre reclamo". Infine - conclude - "le
domande delle Fondazioni contrarie alla dichiarazione di
insolvenza tradiscono una finalità dilatoria da parte degli
estesi enti con con continuità e in modo esclusivo hanno
controllato e determinato quegli organi di amministrazione e
controllo che hanno portato la banca a dissesto".
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