"La visita di papa
Francesco a Loreto è un segno carico di valenze positive". Così
il Segretario generale della Conferenza episcopale italiana,
nonché vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, mons. Stefano
Russo, a poche ore dall'arrivo di papa Francesco a Loreto
previsto per il 25 marzo. "Innanzitutto - osserva - perché
valorizza un Santuario mariano che è davvero riferimento e meta
per noi marchigiani, caro alla memoria di tante famiglie e
comunità. In fondo, diventa un richiamare e rilanciare il
pellegrinaggio come metafora della vita, oltre che come
esperienza che permette di tornare alle sorgenti della fede".
In secondo luogo, l'arrivo del Santo Padre "esprime
l'attenzione materna della Chiesa nei confronti di una terra
particolarmente provata dalla crisi economica, sulla quale si è
abbattuta la tragedia del terremoto: una situazione sulla quale
è doveroso mantenere accesi i riflettori delle istituzioni e del
governo, facendoci interpreti delle attese della nostra gente".
Al termine della messa il Papa firmerà l'esortazione
post-sinodale ai giovani: "è un mandato che interpella anche noi
adulti - sottolinea mons. Russo - nella nostra responsabilità ad
essere espressione di una Chiesa autentica, trasparente e
gioiosa. Passa da questa testimonianza la possibilità di educare
davvero, trasmettendo alle giovani generazioni il tesoro
dell'esperienza evangelica, vissuto nella Chiesa e nella
compagnia degli uomini di oggi".
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