"Ormai siamo abituati, ma certo
questa nuova scossa non aiuta. Qui non finisce più....". Così il
sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti, dopo la nuova
scossa di magnitudo 3.0 registrata la scorsa notte con epicentro
a 6 km di distanza dal Comune pesantemente colpito dal sisma del
2016. "E' stata sentita bene nella zona delle Sae. Qualcuno è
uscito - racconta -, 'è che ha dormito in macchina.
Fortunatamente non abbiamo avuto segnalazioni di danni o
richieste di intervento". I danni sono "psicologici". "Sono
passati quasi tre anni - ricorda Giuseppetti -, la ricostruzione
va a rilento, ci vorrebbe più personale.... Finora il sentimento
prevalente era il senso di abbandono e di sfiducia, la scorsa
notte è tornata anche la paura...". Quanto alla ricostruzione
Giuseppetti condivide l'opinione di altri sindaci dei Comuni più
colpiti: il cratere sismico individuato è troppo vasto. "Le cose
non possono marciare se bisogna parlare con 140 Comuni, quando
quelli veramente feriti sono una quarantina...".
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