Il programma specifico per la
ricostruzione del Centro Italia, messo a punto dalla struttura
commissariale post sisma guidata da Giovanni Legnini, che è
stato sentito oggi in audizione alla Camera, comprende due linee
di intervento. La prima, con una dotazione finanziaria stimata
in un miliardo di euro, finalizzata alla ricostruzione di
"Borghi e città sicuri, sostenibili e connessi". Si prevedono,
in questo ambito, interventi per la mobilità sostenibile ed
efficienze, il recupero e la riqualificazione energetica degli
edifici pubblici, la promozione di servizi digitali, lo sviluppo
del fotovoltaico e di sistemi centralizzati di produzione di
energia, delle "Comunità energetiche rinnovabili",
un'illuminazione urbana ecocompatibile.
Il secondo intervento, per il quale si stima un'esigenza
finanziaria di 780 milioni di euro - spiega ancora la struttura
commissariale - riguarda lo sviluppo produttivo, anche del
settore agricolo ed agroalimentare, con il sostegno agli
investimenti, interventi per la valorizzazione delle risorse
ambientali, forestali e boschive, dei beni culturali e storici,
la creazione di centri di ricerca universitaria.
Oltre a questi fondi "ci sono 2,95 miliardi di euro della
programmazione comunitaria, che devono ancora essere
finalizzati, ma che sono essenziali per integrare la
ricostruzione ed i progetti di sviluppo".
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