Il Comitato Priorità alla Scuola
protesta per la decisione, annunciata ieri, di riportare la Dad
al 100% nelle scuole superiori delle Marche e nelle seconde e
terze medie delle province di Ancona e Macerata, a fronte di un
aumento di contagi tra i giovani. "Il diritto all'Is𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è
un diritto fondamentale al pari del diritto alla Salute e non
tollera di essere nuovamente compresso in maniera generalizzata,
laddove i dati non sono chiari o comunque laddove il rischio è
limitato al pari di altri settori" si legge in una nota del
Comitato. Secondo Pas i dati sui quali si stanno basando le
proposte di chiudere le scuole "non sono chiari: riguardano
studenti positivi, ma non distinguono tra contagi avvenuti a
scuola e contagi avvenuti altrove. Lo stesso numero di classi in
quarantena (2% a livello regionale) non è indicativo del numero
di contagi avvenuti in ambiente scolastico, bensì della
circolazione del virus nel territorio". Gli stessi dati "non
incidono in maniera preminente: dai dati disponibili a livello
regionale i contagi in setting scolastico incidono per circa il
6% (percentuale inferiore rispetto al picco di novembre) con
numeri in assestamento da circa 10 gg". E infine "non sono
comprovati: il legame tra l'apertura della scuola e
l'innalzamento dei contagi non può essere in alcun modo provato
(pensiamo al diverso andamento tra le province marchigiane),
mentre si può notare al contrario un nesso tra zona gialla,
socialità e recrudescenza della trasmissione del virus sia nel
periodo di natale (quando le scuole erano tutte chiuse) sia
adesso". Il Comitato Pas chiede che la scuola "sia l'ultima a
chiudere, limitatamente alle aree caratterizzate da maggiore
incidenza, e che venga chiusa soltanto se anche le restanti
attività a rischio vengono sospese; chiusure mirate di istituti
interessati da focolai; potenziamento degli screening, "come
richiesto ostinatamente anche da tanti sindaci de territorio";
la vaccinazione del personale docente "subito, dando priorità a
quello più a rischio (persone con patologie, personale scuola
infanzia e di sostegno, over 55)"; l'integrazione dei protocolli
relativi alla trasmissione dei dati dagli Istituti Scolastici
all'Asur "specificando se si tratta di contagi avvenuti a scuola
oppure in ambiente esterno".
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