"Nel 2020 la Regione Marche è stata in grado di affrontare le conseguenze negative del contesto di straordinaria ed eccezionale emergenzialità e di garantire il mantenimento degli equilibri di bilancio della gestione finanziaria, sia di competenza che si cassa". Lo scrive la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, presieduta da Vincenzo Palomba, che ha dichiarato oggi la parificazione del Rendiconto generale della Regione Marche nel giudizio riguardante l'esercizio finanziario 2020. Una decisione preceduta dalla relazione del procuratore regionale della Corte Alessandra Pomponio che ha concluso chiedendo alla sezione di "emettere la pronuncia di parificazione del Rendiconto generale delal Regione Marche, nelle componenti del Conto del Bilancio, dello Stato patrimoniale e del Conto Economico...".
Il risultato d'amministrazione, si legge nella relazione della sezione di controllo, ammonta a 471,69 milioni di euro mentre la quota disponibile è negativa per 104,28 milioni di euro con piena copertura di mutui autorizzati e non contratti di importo equivalente con una riduzione del 31,2% rispetto al precedente esercizio (151,55 milioni nel 2019). La Regione, osserva la Corte, ha rispettato il limite massimo dell'indebitamento, al 31 dicembre 2020: 570 milioni di euro (104 milioni di mutui autorizzati e non contratti). Si è registrata una riduzione della quota di debito da rimborsare (-7,99%) e di autorizzazioni a contrarre nuovi mutui (-31,19).
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