Creare una "progressione"
nell'assistenza medica nelle Marche un "secondo anello" che
colleghi l'assistenza primaria a quella per acuti, partendo
dall'insegnamento dell'emergenza Covid nella quale pronto
soccorso e ospedali si sono intasati di pazienti. L'assessore
regionale alla Sanità Filippo Saltamartini spiega il progetto di
sanità diffusa sul territorio con interventi di attuazione del
Pnrr per la Sanità, con l'evoluzione delle case della comunità
(ex case della Salute), e con il Masterplan per l'edilizia
ospedaliera. "Oggi il sistema prevede l'assistenza primaria, con
i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta, e
ospedale per acuti di primo livello e ospedale di secondo
livello" mentre il percorso sarà: "medico generico/pediatra,
case della comunità, ospedale di comunità, e man mano che
l'assistenza diventa più importante, l'ospedale per acuti, Dea
di secondo livello (Torrette ad Ancona)".
"Le case della comunità sono un evoluzione moderna delle case
della salute, - spiega - l'idea del governo per sopperire alla
carenza di servizi sul territorio e alla carenza di medici,
raggruppando i servizi territoriali (medici, pediatri, Adi,
infermieri famiglia, psicologi, sociologi ecc.). "Il contratto
di lavoro che si sta rinnovando per la medicina generale -
ricorda - prevede l'ipotesi di far trascorrere almeno 20 ore del
servizio dei medici di medicina generale nelle case di comunità
che rappresentano la struttura, con telemedicina,
teleconferenza, e tutto ciò che di digitale può essere usato in
sanità compresa l'intelligenza artificiale, per dare un servizio
d'immediatezza".
Nella direzione di ovviare alla carenza di assistenza di
prossimità, ricorda l'assessore, "voleva andare il centrodestra,
si sta spostando il governo e si sta muovendo la sanità
regionale". I criteri per le case di Comunità? "Si è guardato
alle case della salute esistenti di proprietà pubblica,
strutture corollario a ospedali per acuti". "Abbiamo 12 ospedali
per acuti, ognuno avrà come riferimento l'ospedale di comunità e
una casa di comunità". Nell'Av5, ad esempio, non c'erano
ospedali di comunità o case della comunità e dunque verranno
realizzate entrambe sia ad Ascoli sia a San benedetto.
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