"Il superamento della guerra è
la più nobile delle nostre mete". Lo dice con entusiasmo il
Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, intervenendo
sul sagrato della basilica di Loreto (Ancona) al termine di una
marcia simbolica, voluta dall'Ufficio di Presidenza
dell'Assemblea legislativa per far arrivare dalle Marche un
nuovo messaggio di pace.
"Tutti noi, amministratori, donne e uomini delle istituzioni
- prosegue - siamo impegnati ogni giorno a portare un granello
di pace con azioni doverose, per dare aiuto ai rifugiati, per
dare speranza e sicurezza ai cittadini, per contrastare l'odio,
le aggressioni, le sopraffazioni da ciascuna parte e in
qualsiasi direzione. Facciamo memoria degli errori del passato
per poter meglio costruire una pace giusta, che consenta il
dialogo ed il superamento di ogni contrasto".
Concetti ribaditi negli interventi del sindaco di Loreto,
Moreno Pieroni, chiamato a rappresentare anche l'Anci
(Associazione nazionale comuni italiani), e di Giuseppe Paolini,
nella duplice veste di Presidente Upi (Unione province italiane)
e della Provincia di Pesaro-Urbino. E dall'arcivescovo, mons.
Fabio Dal Cin, delegato pontificio per il Santuario della Santa
Casa, che, prima della recita dell'Angelus, rafforza ancor di
più il messaggio parlando di "un potere che va convertito,
passando da dominio a sostegno vero e concreto della società.
Solo così potrà essere costruita la pace".
Una manifestazione breve ma intensa, che ha visto la
significativa partecipazione di diversi consiglieri regionali,
di parlamentari, di sindaci, rappresentanti delle Province
marchigiane e di associazioni, scesi in piazza per dire "No alla
guerra" con i loro gonfaloni e le fasce tricolori a testimoniare
l'impegno delle istituzioni.
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