Dopo aver intercettato in un
magazzino aeroportuale adiacente all'aeroporto di Falconara
Marittima un pacco contenente alcune dosi di canapa sativa con
principio attivo Thc destinato ad un'azienda del settore
commercio di tartufi ma inattiva da anni, la Guardia di Finanza
ha scoperto poi all'interno dei locali della società di
destinazione del pacco - in una collocazione esterna ed estranea
all'aeroporto - un laboratorio completo di generatori di
elettricità, impianto d'irrigazione e varie attrezzature per
coltivare, lavorare, confezionare e commerciare la droga e 40 kg
di sostanza. Dagli accertamenti, in collaborazione con il
Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica per Marche e
Abruzzo della Polizia di Stato, constatata nel prodotto
analizzato di un valore Thc (tetraidrocannabinolo) anche del
20%, ovvero 100 volte superiore al limite consentito dalle norme
per coltivare la "canapa light".
L'operazione è stata eseguita nei giorni scorsi dalle Fiamme
Gialle del Comando Provinciale di Ancona, in sinergica
collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli, che hanno intensificato i consueti controlli doganali
presso l'Aeroporto di Falconara Marittima, finalizzati
soprattutto alla prevenzione e repressione del traffico di
sostanze stupefacenti o psicotrope. Dopo il ritrovamento della
droga e del laboratorio, i finanzieri hanno denunciato a piede
libero una persona alla Procura di Ancona per spaccio di
sostanze stupefacenti.
La Guardia di Finanza ricorda che, per il principio della
presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona indagata
in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo
ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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