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Lavoro: nei porti del futuro più ingegneri e meno camalli

Conftrasporto, inserire attività tra lavori usuranti

22 ottobre, 14:57
Lavoro: nei porti del futuro più ingegneri e meno camalli Lavoro: nei porti del futuro più ingegneri e meno camalli

(ANSA) - CERNOBBIO (COMO), 22 OTT - I porti del futuro avranno "più ingegneri e meno camalli" perché "il lavoro sta cambiando con l'automazione" e bisogna "mantenere un clima di pace sociale, perché 20mila lavoratori di banchina non possono condizionare l'intera economia di un Paese bloccando i porti".

Lo ha detto il presidente di Federlogistica (Conftrasporto) Luigi Merlo spiegando che "questo è un rischio che stiamo correndo e le persone che lavorano oggi devono essere accompagnate nel cambiamento con certezza, tenendo conto che svolgono lasvori usuranti e che ancora non gli viene riconosciuto e c'è un rinnovo di contratto collettivo che dovrebbe recepire questi elementi per poter individuare delle soluzioni". I porti del futuro infatti "saranno molto digitali, con molti servizi aggiuntivi anche dal punto di vista del monitoraggio, e meno operatività manuale". "Per fare questo - ha concluso - abbiamo bisogno di una fotografia che oggi non abbiamo, perché la riforma ha introdotto gli organici porto non siamo in grado di fare un’analisi importante, quindi, se non c’è una politica e un’attenzione che rimettano in piedi un disegno complessivo come noi proponiamo, si rischia di gestire emergenze e tensioni che potrebbero avere forti impatti sulla nostra economia".(ANSA).

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