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Porti: Garofalo ad Ancona,"spesa di qualità e intermodalità"

Presidente Adsp Adriatico Centrale,esaltare vocazioni ogni scalo

16 marzo, 15:21
(ANSA) - ANCONA, 16 MAR - Intanto una "telefonata personale" a ciascuno dei sindaci delle cinque città portuali dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale (Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto nelle Marche, Ortona e Pescara in Abruzzo), prima di un prossimo incontro.

Un segno di quello "spirito di squadra" che il neo presidente dell'Adsp, ing. Vincenzo Garofalo, intende coltivare nella propria esperienza che lo porta ad Ancona.

Ieri l'insediamento, oggi il 'passaggio' di consegne, con tanto di campanellino, con l'ammiraglio Giovanni Pettorino, commissario straordinario da circa 8 mesi dopo il mandato di Rodolfo Giampieri che ora guida Assoporti. Garofalo, ingegnere messinese, classe 1958, ha guidato l'Autorità portuale di Messina (2003-2007), deputato per due legislature (2008-2018) con Pdl, Ncd e Alternativa Popolare, è stato consigliere dell'ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e presidente della Commissione trasporti della Camera.

L'auspicio del neo presidente è che i cinque porti, diano "un proprio contributo, siano parti integranti del progetto" e che il rapporto tra scali e città sia "leale, tenga conto di questa relazione e del rispetto reciproco, dia ai cittadini la soddisfazione che si aspettano dallo 'stabilimento porto' e dalla città". Sta iniziando, ha detto durante la presentazione, una "grande sfida" per la crescita della portualità marchigiana e abruzzese a favore di una sempre maggiore competitività del sistema produttivo in tutte le declinazioni e vocazioni territoriali". Con il "piano di lavoro importante" messo in cantiere già da Pettorino, non mancano le "scadenze" che "dettano le priorità": lavori per poco meno di 200 milioni di euro per una quarantina di 'dossier'; poi circa 20 milioni di euro di operazioni quotate nel Pnrr da contrattualizzare e poi eseguire entro il 2026.

"Sono contento di iniziare il lavoro, - ha osservato - perché mi piace, credo che sia un momento molto importante, non solo per avere finanziamenti ma perché è avvertito da tutti che la strada per lo sviluppo non può che essere fatta da spesa intelligente, rapida nelle decisioni, per un necessario ammodernamento del Paese che, in un momento internazionale difficile, ha una grande opportunità". Insomma "dimostrare di essere in grado di spendere le risorse disponibili" ma soprattutto "qualità della spesa". Occorre "puntare sul tema dell'intermodalità di queste due regioni", sulla "nautica da diporto" e sugli scali che siano "parti integranti del progetto" per esaltare le loro vocazioni.

Garofalo ha iniziato gli incontri tecnici con la 'squadra' dell'Authority, con il prefetto, le capitanerie di porto e i direttori marittimi, per iniziare a prendere in mano le redini dell'Adsp ma vuole essere considerato un "collega di lavoro con competenze diverse". Una parola in particolare per Ancona, "città stupenda e molto curata", il cui porto ha "tutto: dalla nautica da diporto ai pescherecci, crociere, container, ro-ro, cantieristica pesante, e sicuramente dimentico qualcosa. Non manca nulla, un porto così completo è difficile trovarlo". Ma anche le "specificità di Pesaro, San Benedetto, Pescara e Ortona vanno sviluppate".

Per lo scalo del capoluogo marchigiano in focus alcuni temi in particolare l'ampliamento della banchina Fincantieri, il nuovo Terminal crociere al Molo Clementino ma anche la riapertura della passeggiata sul molo della Lanterna Rossa ora interdetta da un'ordinanza anti-Covid. Su ogni istanza "non saremo silenti", ha assicurato Garofalo che garantisce anche costante confronto con le altre istituzioni e gli operatori.

(ANSA).

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