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Ucraina: Federagenti, porti e logistica chiave per salto qualità

Santi, "sono Cenerentola del Pnrr, vanno rafforzati"

22 marzo, 19:03
(ANSA) - GENOVA, 22 MAR - "E' il momento per concentrare risorse nello sviluppo dei porti, per liberarne le potenzialità intrinseche e per fare crescere filiere logistiche che abbiano come obiettivo e regia l'Italia rispetto alla cui importanza il sistema Paese ha finora dimostrato scarsa attenzione". Il presidente di Federagenti Alessandro Santi rilancia la necessità di rafforzare i porti italiani alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina. "Pensare di poter conquistare in tempi brevi un'autonomia nei settori dell'energia, delle materie prime e negli approvvigionamenti agro-alimentari - dice in una nota - è una pura utopia. E' invece il momento di concentrare l'attenzione sulla differenziazione delle fonti e dei Paesi dai quali importare energia, materie prime e prodotti alimentari, e puntare ad un immediato rafforzamento dei porti e della rete logistica sono le chiavi per affrontare questa diversificazione".

Porti e mare possono consentire all'Italia di compiere un salto di qualità senza essere dipendenti da un unico Paese "ma sono la Cenerentola di un Pnrr che traguarda giustamente massimi sistemi in termini di sostenibilità, ma che deve essere riportato immediatamente ai pilastri strategici e alle emergenze che il sistema Italia si trova ad affrontare". La ricetta è appunto rafforzare i porti e non delegare ad altri il controllo e la regia delle filiera logistica e dell'interscambio via mare.

"Forse ciò che sta accadendo in Ucraina - conclude Santi - dove il primo obiettivo dell'invasione russa è proprio il controllo dei porti, chiave strategica per l'interscambio del Paese, dovrebbe suonare da monito e al tempo stesso da insegnamento per le aziende nazionali: affrontare con fondamentali solidi e strumenti opportuni la nuova sfida che le porterà da "spettatrici" della loro logistica a basso rischio, perché tradizionalmente accorciata, ad "attrici" con un allungamento del controllo della filiera per garantirsi la minor vulnerabilità e assicurare, conseguentemente, la minor dipendenza strategica per il paese". (ANSA).

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