Cdp, la globalizzazione rallenta, un'opportunità per i porti
Ecco come l'Italia può rafforzare la competitività degli scali
14 aprile, 21:27L'Italia, secondo
questa analisi, "potrebbe diventare il principale hub logistico
portuale tra Nord Africa ed Europa continentale ma è importante
rafforzare la competitività degli scali, puntando su:
efficientamento dei servizi portuali, potenziamento delle
infrastrutture per l'intermodalità, sviluppo di aree
retroportuali e trasformazione green".
Da più di 15 anni il processo di globalizzazione sta
gradualmente rallentando, gli scambi commerciali si stanno
sempre più "regionalizzando", mentre si sviluppa la cooperazione
economica nel Mediterraneo.
"Il riassetto degli equilibri commerciali in ottica
mediterranea rappresenta un'opportunità per la portualità
italiana, che può fare leva sulla sua leadership indiscussa nel
traffico marittimo a corto raggio", secondo gli analisti. Si
tratta, infatti, di un settore in cui l'Italia può far valere
una posizione di eccellenza, essendo il primo Paese in Europa
per volume di merci movimentate, con una quota di mercato pari
al 14% del totale, davanti a Paesi Bassi 13,5%, Spagna 10% e
Francia 7% (alla luce dei dati Eurostat).
Per valorizzare pienamente la collocazione strategica
dell'Italia è importante superare alcuni possibili limiti alla
competitività del sistema portuale, grazie anche ai fondi
indirizzato dal Pnrr. Il primo punto è migliorare l'efficienza
dei servizi portuali, riducendo i tempi di stazionamento delle
navi che risultano decisamente elevati rispetto ai principali
concorrenti: il tempo medio di attesa nei porti italiani si
attesta a 1,34 giorni contro 0,62 nei Paesi Bassi e 0,9 in
Spagna. (ANSA).