Porti: Ancona, una 'penisola' per potenziare la crescita
Proposta Adsp Mare Adriatico centrale, visita vice ministro Rixi
20 aprile, 22:02La proposta di
trasformazione per una visione contemporanea e del futuro dello
scalo è stata presentata dal Presidente dell'Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico centrale (Adsp), Vincenzo Garofalo,
al vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo
Rixi, nella visita istituzionale al Polo intermodale delle
Marche, oggi dedicata allo scalo dorico dopo il sopralluogo
all'Aeroporto e all'Interporto.
L'incontro che si è svolto nella sede Adsp alla presenza del
Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli,
dell'Amministratore delegato di Mercitalia Logistic, Gianpiero
Strisciuglio, del Presidente di Interporto Marche, Massimo
Stronati, dell'Amministratore delegato dell'Aeroporto
internazionale di Ancona, Alexander D'Orsogna, delle autorità
civili e militari e di tutto il cluster portuale.
La proposta dell'Adsp sistema portuale, annuncia
l'Authority, è di realizzare una penisola nel porto commerciale,
tra le banchine dedicate a questi traffici e la diga foranea. La
penisola e lo specchio acqueo antistante saranno destinati ad
accogliere il traffico traghetti "Ro-Ro" e "Ro-Pax", sia in
risposta alla crescente domanda di accosti che connota questa
tipologia di traffico nel porto di Ancona, sia per garantirne il
progressivo allontanamento dal porto storico. Il valore aggiunto
del progetto è di avere sei nuovi accosti per le Autostrade del
Mare, dotati di adeguata lunghezza di banchina e dimensioni di
piazzale, raccordati alla viabilità stradale e alla rete
ferroviaria e realizzati in un contesto di sviluppo sostenibile
delle infrastrutture, parte del Polo intermodale delle Marche.
Il "completamento del sistema delle opere esterne di difesa a
mare della penisola garantirà un'adeguata protezione dal moto
ondoso rispetto ai bacini interni e l'adeguamento dei moli e
delle banchine del porto storico per l'accosto di unità navali,
più compatibili con il contesto urbano. Fra i vantaggi della
costruzione della penisola, che traduce gli obiettivi di
sviluppo indicati del Documento di pianificazione strategica di
sistema in fase di completamento, ci saranno la riorganizzazione
fisica e funzionale delle zone retrostanti, così da consentire
lo sviluppo della cantieristica e del diporto nautico, con un
impatto positivo anche sulle attività di dragaggio già previste
dall'Adsp".
"Lavoriamo ad un'opera strategica per il porto di Ancona, un
nuovo terminal per un scalo moderno, attuale, funzionale ai
presenti e futuri sviluppi del mercato e dei traffici marittimi
internazionali che lo caratterizzano, con le infrastrutture
necessarie ad essere sempre più competitivo - ha detto Garofalo
-, un porto che cerca di sfruttare ancora di più le opportunità
offerte dalla sua posizione baricentrica nel mare Adriatico,
scalo di riferimento delle Autostrade del mare, della rete
centrale Ten-T e dei corridoi europei Scandinavo-Mediterraneo e
Baltico-Adriatico".
Il porto di Ancona, ha aggiunto Garofalo, "ha necessità di
aumentare le sue superfici operative, piazzali e banchine, e lo
può fare dal mare, partendo da un'idea del 2005 che vogliamo
riprendere e rilanciare in maniera ancor più innovativa e in
linea con uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità
ambientale, fattore fondamentale per migliorare il rapporto fra
la città e il porto".
"In questi giorni ho visitato l'aeroporto di Falconara,
l'interporto di Jesi e il porto di Ancona. - ha ricordato il
vice ministro Rixi - C'è un modello logistico da potenziare e in
parte da ricostruire per cui il Governo mette a disposizione i
propri tecnici, le proprie risorse e le proprie società come
Mercitalia, Ferrovie italiane e Anas. Le priorità sono l'ultimo
miglio, il collegamento alla rete ferroviaria e alla rete
stradale del porto di Ancona, riuscendo a bypassare il centro
abitato, ma anche il potenziamento del sedime portuale con un
nuovo piano regolatore che possa consentire nuovi spazi per un
utilizzo maggiore dello scalo che ha un grande potenziale da
gestire sulle autostrade del mare e sui cambi geopolitici nelle
aree dei Balcani e nell'est Europa che porteranno nuovo traffico
sulla sponda orientale del Paese". (ANSA).