Numeri in crescita in porti Savona-Vado, ora più infrastrutture
Forum promosso da Capitaneria per nuove opportunità di sviluppo
12 maggio, 15:23Al centro il tema del fare rete tra
istituzioni, enti e aziende per nuove opportunità di
valorizzazione.
I porti di Savona e Vado Ligure sono l'undicesimo scalo
italiano: nel 2022 oltre 2 mila scali e 15 milioni di tonnellate
di merci movimentate, superando i livelli pre-pandemia.
Un trend
che - secondo il report di Assoporti - è destinato a
consolidarsi. Nei due scali sono in programma 130 milioni di
euro di investimenti a cui si sommano le risorse del Pnrr, che
coinvolgono il retroporto e le arterie di comunicazione tra
scali e aree produttive, come evidenziato nel protocollo
d'intesa tra Autorità di Sistema Portuale e Comuni.
"Ora bisogna sviluppare spazi e infrastrutture per migliorare
la logistica - commenta il comandante della capitaneria di porto
di Savona, Giulio Piroddi - Savona ha l'ambizione di aumentate i
propri spazi ed essere competitiva con i porti europei. Il Piano
Regolatore Portuale ridisegnerà la portualità del comprensorio
ponendo solide basi di sviluppo per i prossimi vent'anni. Lo
scopo dell'evento è stato fornire idee da inserire nei progetti
che riguarderanno sviluppo infrastrutturale, logistica,
transizione ecologica e sburocratizzazione".
"Questo sistema è centrale per lo sviluppo del nord ovest e
del centro Europa - ha spiegato il viceministro Edoardo Rixi -.
L'Italia vuole diventare un grande hub nel mediterraneo.
Vogliamo dare capacità ferroviaria e viabilistica. Il sistema
Vado-Savona deve diventate complementare con Genova".
"I numeri ci confermano un'importante crescita, per cui
occorre non perdere le occasioni che abbiamo davanti - ha
evidenziato il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti -.
Il nostro lavoro va in un'unica direzione: rendere la nostra
regione, con tutti i suoi scali, sempre più competitiva nel
panorama non solo Mediterraneo, ma anche a livello europeo".
(ANSA).