Pesca: fiera Ancona, ministro richiama a rispetto regole

(ANSA) - ANCONA, 21 GIU - Rilanciare il comparto della pesca a partire dagli imprenditori in un progetto di collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali del territorio, che superi gli steccati ideologici e partitici e promuova in Europa il valore economico e storico delle micro e piccole imprese.

Questa la proposta del governatore delle Marche Gian Mario Spacca, lanciata oggi ad Ancona nel corso dell'inaugurazione della 72/a Fiera Internazionale della Pesca.

Prima del taglio del nastro e' stato letto un messaggio del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, assente per impegni istituzionali, in cui viene posto l'accento sulla nuova Politica comune della pesca e sull'accordo raggiunto in sede di Consiglio europeo lo scorso 18 giugno, ''sicuramente positivo per il comparto italiano'', scrive Catania.

Nel testo, tra l'altro, viene confermata la misura dell'arresto temporaneo della pesca e si prevede che l'obbligo dello sbarco del pescato riguardi esclusivamente quelle specie per le quali gia' e' fissata una taglia minima, risolvendo in questo modo la questione delle multe per la cattura di specie sottotaglia. ''Un altro elemento importante - ricorda Catania - e' quello relativo all'implementazione di un sistema di etichettatura piu' incisivo, che tutelera' i consumatori ma che potra' essere anche uno valore aggiunto estremamente importante per le nostre imprese''. ''Quello della Pcp - conclude il ministro - e' certamente uno strumento fondamentale nel definire le prospettive del settore, ma la parte piu' importante la possono e la devono interpretare i pescatori. E' indispensabile comprendere che, in un contesto in cui gli stock ittici sono sempre piu' a rischio, per garantire un futuro alla pesca italiana il rispetto delle regole e' fondamentale, pur tenendo nella giusta considerazione le specificita' e le peculiarita' di questo comparto nel nostro Paese''. ''L'Europa - ha detto Spacca - si sta standardizzando su un modello scandinavo-tedesco e il Mediterraneo rischia la marginalizzazione della sua economia. Occorre che l'Europa sposti l'attenzione dal nord del continente, dove il mar Baltico gode di una straordinaria centralita', verso il sud-est. Questo e' possibile grazie al progetto della Macroregione adriatico-ionica che si inserisce nella politica mediterranea.

La strategia macroregionale, che trova nel commissario europeo alla Pesca Maria Damanaki uno dei piu' convinti sostenitori e che gode dell'appoggio dell'attuale e del precedente Governo italiano, si concretizzera' nel 2014, quando il nostro Paese avra' la presidenza di turno della Ue. Gia' oggi, tutti noi dobbiamo organizzarci per avviare il piano d'azione della macroregione che ha nelle politiche marittime integrate uno dei suoi elementi di forza''.

La Fiera della Pesca di Ancona intende rilanciare il suo ruolo come punto d'incontro nazionale ed internazionale per discutere delle politiche di settore, e il presidente italiano di Federcoopesca Massimo Coccia ha proposto di far svolgere ad Ancona la Conferenza nazionale sulla Pesca. Un'opinione condivisa dal presidente di Legapesca Marche, Simone Cecchettini,che ha proposto di chiamare la prossima edizione ''Le giornate internazionali della Pesca'' e da Giampaolo Buonfiglio, presidente di Agci Agrital, che vede nell'iniziativa l'occasione per attirare l'attenzione del governo sul comparto pesca in grave crisi. Per il prossimo anno - ha annunciato il presidente Fiere delle Marche, Mario Formica, pensiamo ad un edizione che rilanci il comparto pesca (29mila gli occupati in Italia con un incremento del consumo di pesce pro capite passato dai 12 kg del 1961 a 25kg nel 2005) assieme a quello della nautica. (ANSA).