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Vulcano sottomarino Marsili in Mediteranneo è ancora attivo

Sui fondali del mar Tirreno, tra Calabria e Sicilia

14 gennaio, 18:24
Vulcano sottomarino Marsili è ancora attivo Vulcano sottomarino Marsili è ancora attivo

(ANSA) - ROMA, 14 GEN - È ancora attivo il più grande vulcano d'Europa e del Mediterraneo, il Marsili, che si estende sui fondali del mar Tirreno, tra Calabria e Sicilia, per una lunghezza di 70 chilometri e per una larghezza di oltre 30. A stabilirlo, con un lavoro pubblicato sulla rivista Gondwana Research, un gruppo di ricerca internazionale che comprende Istituto per l'ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Iamc-Cnr) e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma (Ingv).

Una campagna di esplorazione a bordo della nave oceanografica 'Universitatis', ha chiarito meglio la natura di questo vulcano sottomarino, della cui potenziale pericolosità, spiegano Cnr e Ingv, si discute molto poiché è nota da tempo la sua attività sismica e idrotermale. ''L'ipotesi più accreditata era quella che considerava cessata, all'incirca 100.000 anni fa, l'attività eruttiva del vulcano'', rileva Mattia Vallefuoco, dell'Iamc-Cnr. ''Nel corso della missione &ndash aggiunge - è stata prelevata ad una profondità di 839 metri una colonna di sedimento che ha evidenziato due livelli di ceneri vulcaniche dello spessore di 15 e 60 centimetri, la cui composizione chimica risulta coerente con quella delle lave del vulcano''.

Analisi, con la tecnica del carbonio 14 sui gusci di organismi fossili contenuti nei sedimenti hanno stabilito che l&rsquoetà delle ceneri è, rispettivamente, di 3000 e 5000 anni. ''Datazioni &ndash afferma Guido Ventura, dell'Ingv - che testimoniano una natura almeno parzialmente esplosiva del Marsili in tempi storici. A questo punto sono necessarie nuove ricerche per implementare un sistema di monitoraggio che possa valutare l'effettiva pericolosità connessa a una possibile eruzione sottomarina''.

Secondo il ricercatore non è da escludere che il Marsili ''venga inserito nella lista dei vulcani italiani attivi come Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Etna, Vulcano e Lipari''. Al lavoro hanno collaborato anche università Gabriele d'Annunzio di Chieti, Schlumberger Information Solutions di Madrid, Leibniz University di Hannover e società Eurobuilding. (ANSA).

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