Progetto 'Tartalife', al via nelle Marche ultima campagna
Per ridurre catture accidentali tartarughe nella pesca
20 febbraio, 13:05Il centro-nord Adriatico, con i suoi fondali poco profondi e ricchi di nutrimento, è un habitat ideale per la tartaruga Caretta caretta, che frequenta quest'area alla ricerca di cibo.
L'elevata densità di tartarughe in Adriatico fa sì che gli episodi di cattura accidentale da parte dei pescatori siano tutt'altro che rari. I ricercatori del Cnr hanno stimato che in Adriatico circa 8.000-10.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente ogni anno, quasi tutte rilasciate immediatamente dai pescatori. Di queste, Fondazione Cetacea, partner del progetto, rileva come circa il 10-15% muoia a causa delle lesioni. Tartalife intende ridurre la mortalità della tartaruga marina diffondendo a bordo dei pescherecci attrezzi da pesca a basso impatto. Il Cnr-Ismar di Ancona ha organizzato nell'ultimo anno una serie di campagne in mare per la sperimentazione di una particolare griglia di esclusione (Ted, Turtle Excluder Device, in inglese, letteralmente meccanismo di esclusione delle tartarughe), una sorta di barriera per le tartarughe che accidentalmente entrano nella rete. La fase di sperimentazione è ormai giunta alla fase finale. Dal 23 febbraio al 5 marzo si svolgerà l'ultima campagna di test in mare a bordo della "G.
Dallaporta" sotto la responsabilità scientifica di Alessandro Lucchetti, coordinatore del progetto Tartalife. La fase successiva vedrà i pescatori fra gli attori principali della conservazione della specie. Il traguardo finale sarà quello di ottenere una certificazione per il prodotto ittico dei pescatori che su base volontaria decideranno di utilizzare la soluzione a basso impatto. (ANSA).