L' Ue riduce la pesca a strascico, protesta della marineria a Mazara del Vallo
Adamo (Federpesca): 'Ci opporremo a tutti i costi'
05 luglio, 20:20Colpa del pacchetto 'Marine Action Plan', che con i quattro documenti della Commissione europea riguardante la pesca preoccupa la marineria mazarese. Secondo quanto previsto in uno di questi, lo strascico mette a rischio la sostenibilità della pesca e la disponibilità di pesce a medio e a lungo termine", ricordano i pescatori.
La commissione ha chiesto all'Italia di adeguarsi a quanto
disposto. Dentro la marineria di Mazara che pratica lo strascico
d'altura c'è preoccupazione. "Continuando così per lo strascico
avverrà la naturale riduzione dei pescherecci perché gli
armatori falliranno prima - spiega l'armatore Marco Marrone -
già oggi facciamo i conti con le quote delle zone Gsa per il
gambero rosso, con ulteriori restrizioni rischiamo di chiudere i
battenti non riuscendo più a sopravvivere".
"È un provvedimento che decreterà la morte della marineria -
dice Santino Adamo, presidente di Federpesca Mazara del Vallo -
già soffriamo di altre restrizioni per i metodi da pesca e sulla
marineria pesa il caro gasolio. Cercheremo di opporci a tutti i
costi". La Commissione europea ha chiesto all'Italia e agli
altri Paesi dell'Ue di "eliminare gradualmente la pesca di fondo
in tutte le aree marine protette al più tardi entro il 2030",
avvertendo, altresì, "che questa tecnica non sia sostituita da
alternative equivalenti o peggiori". Si tratta di due milioni di
ettari di mare dove bisognerà evitare lo strascico.
Eppure, dopo un periodo in cui lo strascico era cresciuto a
dismisura, i premi per la demolizione delle imbarcazioni hanno
ridotto del 70% la flotta mazarese e sono state applicate azioni
di contenimento: "A partire dall'innalzamento della maglia
minima dai 40 ai 50 mm di apertura e all'introduzione di
rigorose taglie minime per le specie pescate oltre ai fermi
biologici e tecnici che ne riducono i giorni di pesca, le
minacce vere per gli stock ittici sono la pesca illegale e
quella indiscriminata dei Paesi nordafricani soprattutto nelle
acque dello Stretto di Sicilia", spiega Franco Andaloro,
referente per la Sicilia del Cluster big. (ANSA).