Traghetto:comandante,non tutti attenuti a indicazioni
C'e' stato panico e molti hanno fatto da soli
02 gennaio, 23:32(ANSA) - BARI, 2 GEN - "L'allarme generale è stato lanciato quando le fiamme erano ormai incontrollabili perché prima avrebbe solo creato panico. Questo per consentire all'equipaggio di organizzare l'evacuazione". Ma il panico si è creato comunque tra i passeggeri, e "molti hanno fatto da soli, senza aspettare il mio ordine di ammainare le scialuppe". È in sostanza quanto detto agli inquirenti da Argilio Giacomazzi, il comandante della motonave naufragata al largo delle coste albanesi il 28 dicembre. Giacomazzi nel lungo interrogatorio durato più di cinque ore, nella notte tra il 30 e il 31 dicembre, davanti agli investigatori baresi della Capitaneria di Porto e al pm Ettore Cardinali, ha raccontato nel dettaglio le fasi del rogo, fin dall'allarme antincendio che segnalò fumo sul ponte 4. Molti naufraghi hanno raccontato di essere stati lasciati soli, di aver cercato e indossato senza aiuto i giubbotti salvagente e di non aver ricevuto l'allarme di evacuazione. "I 55 membri dell'equipaggio - ha spiegato in sintesi il comandante nell'interrogatorio, a quanto si è appreso - dovevano occuparsi di controllare le fiamme, controllare il raffreddamento degli ambienti che per le fiamme si stavano surriscaldando, distribuire i giubbotti agli oltre 400 passeggeri, selezionare chi far salire sulle scialuppe (prima i bambini, poi i malati, poi le donne, gli anziani e infine gli uomini), controllare la stabilità della nave perché bruciando il carico pesante la alleggeriva in alcuni punti ed era necessario riequilibrarla perché non si inclinasse". Dunque, molto lavoro per tutto l'equipaggio. Ma nelle fasi successive all'allarme generale il panico si è diffuso e non tutti, ha ripetuto il comandante, hanno seguito le indicazioni. (ANSA).