Federagenti, 'Crociere in ripresa, ma lo stop di Venezia pesa'
Santi: 'Ripresa ovunque, perdono solo scali italiani dell'est'
13 maggio, 09:37Il presidente di Federagenti Alessandro Santi torna sul "caso Venezia". "Come era ampiamente prevedibile il blocco totale delle crociere nel bacino di San Marco e la conseguente esclusione, in totale assenza di soluzioni transitorie che potessero consentire alle navi passeggeri di trovare comunque accosti in laguna - denuncia - ha generato un effetto domino su tutto il bacino Adriatico, privato della destinazione che rappresentava il maggiore motivo di attrazione".
I dati del traffico crocieristico forniti da Cemar,
sottolinea Santi, indicano per il 2023 una crescita del 4%
rispetto al 2019 dei passeggeri in imbarco e sbarco nei porti
italiani, a quota 12,9 milioni, ma una flessione del 29% in
tutto l'Adriatico italiano: 800 mila passeggeri in meno del
pre-Covid. A pesare è proprio la perdita di 1 milione di
passeggeri a Venezia, che è stata solo in parte compensata dagli
altri scali crocieristici italiani.
Per Santi il caso Venezia è paradigmatico dell'incapacità
"di assumere decisioni coerenti con la necessità di
salvaguardare l'ambiente, ma anche il tessuto economico di
interi territori". (ANSA).