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Polemica a Ravenna per le torri Sarom di 'Deserto rosso'

Si pensa di abbatterle per far spazio a Cittadella della nautica

19 luglio, 18:32
Le torri Hammon a Ravenna come sono ora Le torri Hammon a Ravenna come sono ora

(ANSA) - RAVENNA, 18 LUG - Per una parte della citta' sono il simbolo del decollo industriale di Ravenna, scelte nel 1964 da Michelangelo Antonioni per aprire uno dei suoi capolavori, 'Deserto Rosso'. Per l'Autorita Portuale sono un 'manufatto in disuso', un ostacolo allo sviluppo in un'area - l'ex raffineria Sarom - in cui l'ente vorrebbe sviluppare la Cittadella della Nautica.

E cosi' nella citta' romagnola e nella stampa locale si e' aperto da giorni il dibattito: le torri di raffreddamento 'Hammon', ultima testimonianza della fabbrica che fu di Attilio Monti, vanno abbattute oppure no? Nell'ultimo tavolo dell'economia provinciale il presidente di Ap Giuseppe Parrello e' stato perentorio: se la Soprintendenza mettera' il vincolo su quelle torri, l'accordo con Eni, proprietaria dell'area, e' destinato a saltare.

Con esso affonderebbe uno dei progetti su cui gli enti locali hanno lavorato di piu' negli ultimi anni: la Cittadella della Nautica, un comparto che dovrebbe riunire aziende e artigiani che ruotano attorno al mondo degli yacht e per il quale cui sono state gia' espresse una quarantina di manifestazioni di interesse.

La cittadella, secondo uno studio Ucina, porterebbe un indotto di cinquemila posti di lavoro sul territorio. L'ostacolo principale al via ai lavori e', per ora, il blocco dei fondi governativi promessi da Roma.

La partita delle Torri Hammon, da secondaria, potrebbe pero' diventare principale se i due manufatti, che risalgono ai primi anni Sessanta, sono alti 55 metri e ricoprono un'area di 2.512 metri quadri, dovessero essere protetti come 'archeologia industriale'.

Per questo Parrello ha avvisato gli enti locali della criticita', ricordando anche che di torri simili nel porto di Ravenna ce ne sono altre dieci e che nell'immaginario collettivo, piu' che come simbolo di eccellenza industriale, sono associate a catastrofi nucleari.

La presa di posizione del presidente non e' pero' piaciuta al Movimento 5 Stelle locale (che nelle ultime elezioni comunali ha ottenuto il 10,5% dei consensi): i grillini parlano di 'ricatto' da parte di Autorita' portuale. La posizione dei grillini, in citta', non e' isolata: le torri Hammon sono considerate importanti da un vasto movimento di opinione che raduna intellettuali e architetti e ha fatto sentire la sua voce, in questo senso, anche Cristina Mazzavillani, direttrice del Ravenna Festival e moglie di Riccardo Muti. Secondo i sostenitori delle torri la memoria dell'ex Sarom va preservata anche perche' lo spazio occupato e' minimo rispetto agli 86 ettari complessivi previsti dal master plan. Di certo, per ora, ci sono solo i progetti approvati: li' le torri non trovano spazio. (ANSA).

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