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Fincantieri: il piano industriale prevede un utile netto dal 2025

Approvato dal CdA. Previsti ricavi per 8,8mld nel 2025

16 dicembre, 15:00
Fincantieri: piano industriale prevede utile netto dal 2025 Fincantieri: piano industriale prevede utile netto dal 2025

Utile netto a partire dal 2025 con Ebitda margin di circa il 7% nel 2025 e che aumenti all'8% nel 2027, e ricavi per 8,8 mld nel 2025 e per 9,8 nel 2027. Sono le previsioni indicate nel piano industriale 2023-27 approvato dal consiglio di amministrazione di Fincantieri, presieduto dal Generale Claudio Graziano, e illustrato dall'a.d, Pierroberto Folgiero. Il piano prevede inoltre la focalizzazione sul business della cantieristica navale ad alto valore aggiunto, ulteriore rafforzamento dei cantieri italiani ed esteri e concentrazione su costi e disciplina finanziaria. In un contesto caratterizzato dall'uscita dall'emergenza Covid-19, Fincantieri intende rafforzare ulteriormente il posizionamento e la "distintività" nella navalmeccanica internazionale e dunque intende concentrarsi sul core business navale, cruise, difesa e offshore, e nella realizzazione del portafoglio ordini grazie alla rivisitazione dei processi produttivi e digitalizzazione dei cantieri. Il gruppo intende aumentare la competitività del business delle navi specializzate, prevedendo una crescita del settore "wind offshore", supportare l'indotto, e soprattutto il piano contiene l'ambizione di diventare leader mondiale nella realizzazione e gestione a vita intera della nave digitale e green, per i settori del turismo crocieristico, della difesa e dell'energia. Sforzi saranno concentrati nel rafforzare ulteriormente il ruolo di "digital design authority e di integratore di soluzioni complesse che includono sistemi di automazione, data management e Intelligenza Artificiale". Fincantieri intende inoltre massimizzare le capacità di integrazione dei sistemi di combattimento e inoltre fare attenzione a gestione costi e controllo spese. La sostenibilità è un altro elemento chiave del piano con l'applicazione sulle navi di nuove tecnologie di propulsione (nuovi motori a combustione interna e celle a combustibile) e nuovi carburanti (Lng, metanolo, ammoniaca e idrogeno) facendo leva sulle competenze e capacità produttive già consolidate in-house. L'obiettivo è il business della cantieristica navale ad alto valore aggiunto con progressiva espansione delle competenze distintive per la Nave Digitale ed a Zero Emissioni. (ANSA).

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