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Spediporto: shipping in cerca identità dopo corsa gigantismo

Pitto, sfida prossimi anni si giocherà su qualità servizi porti

06 aprile, 17:28
(ANSA) - GENOVA, 6 APR - "Nel 2016 lo shipping internazionale ha avuto spunti per riflettere sul futuro del settore, ferito come è stato da profonde trasformazioni, acute crisi finanziarie e ancora in cerca di identità dopo che si è palesato il fallimento, o il limite, della cultura del gigantismo navale".

Il presidente di Spediporto, Alessandro Pitto boccia la corsa alla costruzione delle navi portacontainer sempre più grandi e l'attenzione solo alla quantità dei volumi movimentati. "Il gigantismo ha portato a un grande sconvolgimento all'interno del mondo dello shipping e rischia di portarlo anche nei settori a terra" sottolinea Pitto, con i porti che si stanno attrezzando per accogliere i giganti. "L'errore di fondo contro cui tutto il mondo dello shipping si è scontrato riguarda l'infondata convinzione che aumentando la portata in contenitori delle navi e riducendo la loro velocità si potesse aumentare la redditività del settore. Ma così non è ". Ma secondo Pitto l'attenzione si sposterà sulla ricerca della qualità dei servizi logistico portuali. "La sfida - spiega - si giocherà sul terreno dell'efficienza e della produttività di uno scalo portuale e il valore aggiunto dello shipping non sarà più legato alla tratta marittima ma dipenderà dalla qualità dei servizi che il territorio saprà dare alla merce, perché sarà questo il terreno dove gli investimenti nel settore dello shipping cercheranno profitti".

(ANSA).

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