"Ho letto, con sorpresa, le
dichiarazioni della collega Aida Romagnuolo sulla mancata
partecipazione del Molise alla Bit di Milano e sui non meglio
specificati fondi spesi per la promozione della Regione.
Alla collega ribadisco i concetti espressi più volte in diverse
sedute del Consiglio Regionale sul tema del turismo e della
partecipazione alla BIT di Milano: abbandoniamo il tempo
dell'approssimazione, degli slogan ad effetto senza strategia e
delle spese a pioggia senza una vera programmazione". Così
l'assessore al Turismo della Regione Molise Vincenzo Cotugno.
"Sarebbe bastato prestare più attenzione ai dibattiti in
aula, ed ancora di più alle considerazioni emerse dal territorio
durante i lavori degli Stati Generali del Turismo e della
Cultura per evitare questa improbabile uscita. Con il PST
abbiamo avviato una fase progettuale dell'immagine turistica del
Molise, d'intesa con il territorio e del Consiglio Regionale.
Un vero e proprio Piano di Sviluppo che coordinerà e
disciplinerà le azioni strategiche della nostra regione per i
prossimi sei anni a cominciare proprio dal progetto della
comunicazione ormai in dirittura di arrivo. Andare in questi
giorni alla BIT e spendere 200/250.000 € per promuovere quale
turismo? Con quali pacchetti? Con quale "brand"? Rischiamo di
farlo in maniera confusionaria o peggio campanilistica,
ignorando le esigenze del mercato internazionale.
Ne vale la pena? Possiamo permetterci di spendere cifre
importanti senza avere certezza di ritorno? ", prosegue Cotugno.
"Il Molise deve presentarsi alle fiere internazionali con
orgoglio, con pacchetti "unici" con una proposta chiara,
"appetibile" e riconoscibile sul mercato italiano ed
internazionale del turismo. Per questi obiettivi stiamo
predisponendo, d'intesa con il presidente Toma, azioni volte al
coinvolgimento dei principali tour operator nazionali ed
internazionali. La gioia e la soddisfazione data dagli articoli
dei giornali nazionali ed internazionali sul Molise ci ha
inorgoglito, ma la cosa più stupida sarebbe pensare che siamo
già arrivati. Il Piano Strategico è il "faro" di tutte le future
azioni di promozione del nostro territorio e delle sue
eccellenze, anche se, c'è da dire, che è in vigore da poche
settimane e non da anni.
"Mi dispiace per la confusione dei concetti, mischiando i
fondi della programmazione "triennale" del PST (un milione e
200 mila euro - IVA compresa ) con i fondi del bando "Turismo è
Cultura 2020" per la promozione delle manifestazioni ed eventi
regionali. Credo che con la confusione non si vada da nessuna
parte e si rischia solo di generare polemiche inutili e dannose
alla nostra Regione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA