"Con l'emergenza c'è chi come in
guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva
addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità
come il latte". E' quanto denuncia Coldiretti nel segnalare
"insostenibili richieste di riduzione del prezzo pagato agli
allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d'assalto
e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni
e i rifornimenti nelle dispense degli italiani".
"Una situazione preoccupante che riguarda tutta la Penisola e
sta generando preoccupazione anche in Abruzzo in cui si contano
circa 4mila allevamenti bovini di cui oltre 500 specializzati
nella produzione di latte. Con i cittadini in fila proprio per
acquistare gli alimenti base della dieta, il pretesto della
chiusura di bar e ristoranti per disdire al ribasso
unilateralmente i contratti è inaccettabile in un momento in cui
il Paese - sottolinea la Coldiretti - ha bisogno del latte
italiano. Un ricatto per lucrare sulle difficoltà proprio nel
momento in cui - precisa la Coldiretti - si moltiplicano le
adesioni alla mobilitazione #MangioItaliano" per invitare alla
responsabilità e a sostenere la produzione nazionale
privilegiando negli approvvigionamenti delle industrie e della
distribuzione commerciale il Made in Italy, preferendo le
mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da
cagliate straniere. Occorre evitare che i comportamenti
scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggiorana
degli operatori della filiera ai quali va il plauso della
Coldiretti".
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