La Procura della Repubblica di
Campobasso ha presentato al Gip del Tribunale del capoluogo
molisano richiesta di proroga di altri sei mesi per le indagini
sui 520 decessi per Covid in Molise, avviate a seguito degli
esposti presentati dal Comitato "Verità e dignità vittime Covid
19", rappresentato dall'avvocato Vincenzo Iacovino. Gli
inquirenti stanno indagando per falsità ideologica e materiale
commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici ed epidemia
legata a delitti colposi contro la salute pubblica.
L'ipotesi di reato, per ora contro ignoti, si riferisce alla
gestione della sanità molisana durante la pandemia tuttora in
atto e al centro di specifiche denunce da parte dei medici e
dello stesso Comitato "Verità e dignità vittime Covid 19".
"Diversi primari già il 2 aprile 2020 segnalavano e
denunciavano criticità nella gestione sanitaria dell'ospedale
Cardarelli" spiegano i familiari delle vittime riunite
nell'associazione. Gli stessi sottolineano che il Tar Molise:
"con sentenza recente, ha accolto la richiesta di accesso agli
atti, avanzata dal dott. Italo Testa, nella sua qualità di
presidente del "Forum per la difesa della sanità", di avere
disponibile ogni dato inerente i posti di terapia intensiva
pubblici e privati accreditati, disponibili e occupati sia prima
che durante la pandemia".
Intanto l'avvocato Iacovino annuncia per settembre le prime
azioni civili.
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