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Tumori: Fabrizio (Lilt), 7 mesi per una tac

Tumori: Fabrizio (Lilt), 7 mesi per una tac

Chirurgo, pazienti neoplastici devono avere corsia preferenziale

TERMOLI, 24 dicembre 2022, 15:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nel nostro Molise paghiamo lo scotto di una povertà sanitaria desolante che tocca tutti i livelli. Non è possibile prenotare in ospedale una tac da qui a 7 mesi". Lo denuncia il presidente onorario della Lilt della provincia di Campobasso, il chirurgo Giovanni Fabrizio in occasione del bilancio delle attività della Lega per la lotta contro i tumori svolto nella riunione a Termoli.
    "Non è possibile che i pazienti neoplastici, chiamati a sottoporsi a controlli per valutare l'efficacia delle terapie - aggiunge Fabrizio - e scongiurare l'avanzamento della malattia, non abbiano una corsia preferenziale per ridurre i tempi di attesa".
    In base ai dati della Lilt, il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma della mammella, seguito dal colon-retto, polmone, prostata e vescica.
    Nel 2022 in Italia, saranno 390.700 le nuove diagnosi di tutti i tumori (1000 ogni giorno che ricevono una diagnosi di cancro). Erano 376.600 (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) nel 2020 secondo i dati del Ministero.
    "Voglio focalizzare il punto - dichiara la presidente Milena Franchella - sull'allarme lanciato a livello nazionale per l'aumento delle diagnosi di tumore. Da un lato è un trend che ci aspettavamo a causa dei ritardi nella diagnosi e dell'interruzione degli screening dovuti alla pandemia, dall'altro sempre il Covid ha diffuso cattive abitudini negli stili di vita. I numeri diffusi dal Ministero della Salute parlano di quattordicimila casi in più in questi ultimi due anni. La buona notizia è che molti di questi tumori possono essere evitati se si seguono stili di vita corretti e salutari.
    Per questo il lavoro della nostra associazione dovrà essere rivolto con più azione verso la prevenzione agendo sulle cattive abitudini quali il fumo, l'abuso di alcol, l'obesità e la sedentarietà".
   

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