Croazia: rimossa da ex lager targa con motto filofascista
Premier raggiunge compromesso con veterani di estrema destra
07 settembre, 15:04La rimozione della targa - oggetto di aspre controversie e critiche sopratutto dalla vicina Serbia - è il risultato di un compromesso tra il governo del premier conservatore Andrej Plenkovic e alcune organizzazioni che radunano veterani croati di estrema destra, che l'avevano posta in quel luogo quasi un anno fa. Nei giorni scorsi il premier aveva condiviso le critiche di una buona parte dell'opinione pubblica croata, secondo cui in un luogo di sofferenza quale Jasenovac la scritta "Per la patria pronti!", analoga allo "Heil Hitler" nazista, e' del tutto inappropriata poiche' viola la dignità delle vittime degli ustascia. Plenkovic ha però spiegato che al contempo bisogna rispettare anche la memoria degli undici soldati croati che si batterono e morirono per l'indipendenza della Croazia proprio sotto questo slogan. Per tale ragione la targa è stata rimossa con l'assenso e su richiesta della stessa organizzarne che la aveva eretta, e sarà entro oggi pomeriggio, intatta e con la scritta controversa, posta nella vicina cittadina di Novska, sempre in Croazia centrale, sul fiume Sava. Il saluto "Per la patria pronti!" potrà, eventualmente, essere rimosso solo dopo un'azione legislativa e un suo divieto esplicito. Il ministro della Pubblica amministrazione, Lovro Kuscevic, ha spiegato che lo slogan resta ammissibile dato che si trova negli stemmi - ufficialmente registrati negli ultimi vent'anni presso le autorità competenti - delle organizzazioni dei veterani di guerra.
La controversa targa ha creato profonde spaccature nella società croata e accese polemiche sulla natura sia della guerra per l'indipendenza, sia sul retaggio del regime ustascia croato nella Seconda guerra mondiale. La sua presenza ha creato non poco imbarazzo sulla scena internazionale al premier che si presenta come conservatore moderato, e contribuito a un ulteriore deterioramento dei rapporti tra Zagabria e Belgrado. I due partiti centristi che fanno parte della compagine governativa, i liberali e il partito della minoranza serba, hanno fatto pressione per la sua rimozione, non escludendo una crisi di governo. (ANSA).