Kosovo, Belgrado chiede giustizia per pogrom anti-serbo 2004

(ANSA) - BELGRADO - La dirigenza di Belgrado e' tornata a chiedere la cattura e la punizione di coloro che, nove anni fa, ordinarono e attuarono una serie di sanguinose violenze e aggressioni contro i serbi del Kosovo. ''I crimini senza una punizione rischiano di ripetersi'', ha detto Aleksandar Vulin, capo dell'Ufficio governativo per il Kosovo, riferendosi a quello che ha definito ''l'ultimo pogrom compiuto in Europa''.

In violenti scontri interetnici scatenati fra il 17 e il 19 marzo 2004 da estremisti kosovari albanesi contro la minoranza serba rimasero uccisi dieci serbi, mentre undici albanesi morirono poi in incidenti con le Forze internazionali intervenute a protezione della popolazione serba. Altre centinaia di persone rimasero ferite, mentre in sole 72 ore gli albanesi distrussero e diedero alle fiamme 938 case di serbi, 35 chiese e monasteri ortodossi serbi, dieci edifici. Oltre 4 mila serbi furono espulsi dalle loro case, con numerosi villaggi sottoposti a pulizia etnica.

''I crimini sono imprescrittibili, e il bisogno di giustzia non cessa di esistere'', ha detto Vulin. (ANSA).