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Kosovo: al via campagna elettorale per voto 14 febbraio
Escluso dalle liste il leader dell'opposizione Kurti
03 febbraio, 14:43
(ANSA) - PRISTINA, 03 FEB - In Kosovo ha preso il via oggi la
campagna elettorale della durata di dieci giorni in vista delle
elezioni parlamentari anticipate del 14 febbraio.
La commissione elettorale centrale ha sancito la partecipazione al voto di 21 partiti politici, due coalizioni e cinque iniziative civiche. Gli ultimi sondaggi danno per favorito il movimento radical-nazionalista 'Autodeterminazione' (Vetevendosje, VV), schierato all'opposizione, che tuttavia si è visto escludere dalla propria lista il suo leader Albin Kurti, sulla base di una legge che vieta la candidatura di chiunque abbia subito una condanna penale negli ultimi tre anni. Kurti è stato condannato nel 2018 per le continue intemperanze messe in atto nell'aula del parlamento, anche con il gas lacrimogeno, per impedire l'adozione di leggi ritenute ostili agli interessi del Kosovo.
Circa un quinto della popolazione serba è rappresentato da tre partiti, il principale dei quali è Srpska Lista, strettamente legato alla dirigenza di Belgrado. Le minoranze hanno diritto a 20 seggi in parlamento, dieci dei quali spettano ai serbi. I quasi 1,8 milioni di elettori potranno votare in oltre 2mila seggi.
Appelli alla correttezza e a un voto libero e democratico sono giunti dai maggiori Paesi occidentali che riconoscono l'indipendenza del Kosovo e dalle organizzazioni internazionali presenti sul suo territorio. La Serbia non riconosce l'indipendenza di quella che continua a considerare una sua provincia meridionale a maggioranza albanese. Al voto anticipato si è giunti dopo che la Corte costituzionale nelle scorse settimane ha sancito l'illegittimità del voto di fiducia ottenuto lo scorso giugno in parlamento dal governo uscente del premier Avdullah Hoti. (ANSA).
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La commissione elettorale centrale ha sancito la partecipazione al voto di 21 partiti politici, due coalizioni e cinque iniziative civiche. Gli ultimi sondaggi danno per favorito il movimento radical-nazionalista 'Autodeterminazione' (Vetevendosje, VV), schierato all'opposizione, che tuttavia si è visto escludere dalla propria lista il suo leader Albin Kurti, sulla base di una legge che vieta la candidatura di chiunque abbia subito una condanna penale negli ultimi tre anni. Kurti è stato condannato nel 2018 per le continue intemperanze messe in atto nell'aula del parlamento, anche con il gas lacrimogeno, per impedire l'adozione di leggi ritenute ostili agli interessi del Kosovo.
Circa un quinto della popolazione serba è rappresentato da tre partiti, il principale dei quali è Srpska Lista, strettamente legato alla dirigenza di Belgrado. Le minoranze hanno diritto a 20 seggi in parlamento, dieci dei quali spettano ai serbi. I quasi 1,8 milioni di elettori potranno votare in oltre 2mila seggi.
Appelli alla correttezza e a un voto libero e democratico sono giunti dai maggiori Paesi occidentali che riconoscono l'indipendenza del Kosovo e dalle organizzazioni internazionali presenti sul suo territorio. La Serbia non riconosce l'indipendenza di quella che continua a considerare una sua provincia meridionale a maggioranza albanese. Al voto anticipato si è giunti dopo che la Corte costituzionale nelle scorse settimane ha sancito l'illegittimità del voto di fiducia ottenuto lo scorso giugno in parlamento dal governo uscente del premier Avdullah Hoti. (ANSA).
