(ANSA) - SOFIA, 8 LUG - Con il crescente interesse della Cina
a rafforzare la sua presenza nell'Europa centrorientale, tramite
accordi, progetti, investimenti, ma osservando al tempo stesso
le regole del mercato Ue, si è concluso nel pomeriggio a Sofia
il vertice '16+1', l'incontro tra i leader della Cina e dei
Paesi della regione. Questo formato è un'iniziativa di Pechino
volta a intensificare ed espandere la cooperazione con undici
Stati membri dell'Ue e cinque paesi balcanici: Albania, Bosnia
ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia,
Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia, Montenegro, Polonia,
Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia. La collaborazione
riguarda diversi settori tra i quali investimenti, trasporti,
finanza, scienza, istruzione, cultura. Quella di Sofia è stata
la sua settima edizione annuale. "Il libero scambio
internazionale e la cooperazione devono essere mantenuti per
evitare il rallentamento dell'economia globale", ha detto nel
suo discorso al summit il premier cinese Li Keqiang, che ha
promesso la riduzione dei dazi doganali sulle merci provenienti
dall'Europa e un rafforzamento della cooperazione con il Vecchio
continente. Li Keqiang ha espresso la convinzione che "16+1"
potrebbe includere anche altri paesi europei. "La cooperazione
dovrebbe rimanere aperta e basarsi sui principi della
trasparenza", ha aggiunto Li Keqiang, ribadendo che il vertice
"16+1" "non ha lo scopo di dividere l'Europa". Secondo il
premier cinese l'Ue è una "forza indispensabile e importante per
la pace globale, la stabilità e la prosperità". Nello stesso
tempo Li Keqiang ha ribadito che Pechino difenderà i suoi
interessi se qualcuno intende aumentare tariffe e imposte nel
commercio, riferendosi alle misure restrittive adottate dagli
Usa. Il vertice "16+1" fa parte del piano della nuova "Via della
seta" di Pechino, per un ammontare di diversi miliardi di euro
volto a consolidare l'influenza della Cina nell'Europa
attraverso investimenti e legami economici più stretti. Il
premier cinese ha cercato di dissipare i timori di Bruxelles
rilevando ancora una volta che "i progetti congiunti
rispetteranno appieno le regole dell'Ue". "Non c'è alcun
conflitto di interessi tra la Cina e l'Europa", ha detto. Li
Keqiang ha abbracciato l'idea dell'istituzione a Sofia di un
centro europeo di formazione per le imprese cinesi su come
funziona il mercato nell'Ue e quali sono le regole europee.
Questo centro dovrebbe aiutare le imprese cinesi a partecipare
alle gare d'appalto e osservare i regolamenti in vigore nell'Ue.
Nell'ambito del vertice "16+1" si è svolto un business forum con
la partecipazione di oltre mille imprese cinesi ed europee. Sono
stati firmati accordi bilaterali di cooperazione. Quelli tra
Sofia e Pechino sono nei settori del turismo, economia,
educazione e patrimonio culturale. (ANSA).
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati