(ANSA) - BELGRADO, 8 LUG - A Belgrado nella notte è
guerriglia urbana fra dimostranti antigovernativi e polizia nei
dintorni del Parlamento, obiettivo della protesta diretta in
primo luogo contro il presidente serbo Aleksandar Vucic. Dopo
essere stati respinti coi lacrimogeni dall'ingresso della
Camera, che hanno tentato a più riprese di forzare per fare
irruzione nell'edificio, i manifestanti hanno ripiegato nelle
strade e nel parco circostante dove, vicino alla Chiesa di Sam
Marco hanno dato fuoco a tre auto della polizia. Incendiati
anche diversi cassonetti della nettezza urbana. Al fitto lancio
di sassi, bottiglie, petardi e altri oggetti, gli agenti in
assetto antisommossa hanno risposto con ripetute serie di
lacrimogeni, formando cordoni a difesa dell'area intorno
all'edificio del parlamento, nel centro di Belgrado. E'
intervenuta anche la polizia a cavallo e sul luogo degli scontri
stanno affluendo massicci rinforzi di agenti. I media
riferiscono di aggressioni da parte dei dimostranti ai danni di
giornalisti che riprendevano gli scontri, mentre il capo della
polizia Vladimir Rebic ha parlato di numerosi agenti feriti. I
media parlano di feriti anche tra i dimostranti. Non lontano dal
Parlamento si trovano la sede della Presidenza, il Municipio di
Belgrado e la sede della tv pubblica Rts, tutti luoghi
fortemente presidiati dalle forze dell'ordine. Bosko Obradovic,
capo del movimento di estrema destra 'Dveri' e uno dei leader
dell'opposizione radicale, ha lanciato nella notte un appello a
tutti gli oppositori nell'intero Paese a raggiungere Belgrado
per costringere il governo e il presidente a farsi da parte.
"Tutta la Serbia deve confluire a Belgrado. Ora o mai", ha
scritto Obradovic su Twitter. "Solo una grande massa di popolo
può favorire il cambiamento", ha aggiunto. (ANSA)
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