(ANSA) - ZAGABRIA, 26 GEN - Dopo che ieri il presidente
croato Zoran Milanović ha escluso qualsiasi partecipazione dei
militari croati in una missione nell'est europeo in sostengo
dell'Ucraina, l'ambasciata di Kiev a Zagabria ha reagito
definendo "completamente inaccettabili le dichiarazioni del
presidente della Croazia". Milanović ha detto, tra l'altro, che
la Croazia "non avrà nulla a che fare con l'incremento della
presenza militare della Nato nell'est dell'Europa" e ha definito
l'Ucraina "uno dei Paesi più corrotti al mondo, per il quale non
ci dovrebbe essere spazio nella Nato". Per Kiev queste
dichiarazioni riprendono "la propaganda russa", "sono offensive
e deludenti", "contrarie ai generali valori condivisi da tutta
l'umanità" e "non rispecchiano il sentimento del popolo croato,
che è legato a quello ucraino da una lunga amicizia e da un
mutuo rispetto". L'ambasciata ucraina ricorda inoltre che la
posizione ufficiale di Zagabria è da sempre quella di un pieno
sostegno all'integrità territoriale e alla sovranità
dell'Ucraina. Le dichiarazioni di Milanović, continua la nota,
"minano l'unità dell'Ue e della Nato in questo momento di
minacce alla sicurezza europea". L'Ucraina ha infine chiesto una
pubblica smentita delle posizioni espresse ieri da Milanović. Da
parte sua, il premier croato, Andrej Plenković, ha espresso le
scuse al popolo ucraino, ricordando che la politica di Zagabria
è quella di "contenimento delle tensioni per evitare un
conflitto e di pieno appoggio all'integrità' dell'Ucraina".
Plenković, che da un anno è in costante contrasto con Milanović,
ha paragonato l'intervento di ieri del presidente croato "a un
briefing di un qualche funzionario russo." (ANSA).
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