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Slovenia: domenica le presidenziali per successore di Pahor

Tre i favoriti, probabile ballottaggio il 13 novembre

21 ottobre, 18:43
(ANSA) - LUBIANA, 21 OTT - In Slovenia si chiude alla mezzanotte di oggi la campagna elettorale per le presidenziali di domenica, nelle quali si voterà per scegliere il successore di Borut Pahor giunto al termine del suo secondo e ultimo mandato, come previsto dalla Costituzione. Nella corsa per la massima carica istituzionale gli elettori potranno scegliere fra 7 candidati, fra i quali due donne, ma gli ultimi sondaggi certificano uno scenario destinato a rinviare la scelta definitiva al ballottaggio, in programma il 13 novembre. Nessuno dei candidati in lizza infatti sembra in grado di superare già al primo turno il 50% delle preferenze. Le rilevazioni demoscopiche concordano nell'assegnare ad Anze Logar, candidato di centro-destra ed ex ministro degli Esteri del governo di Janez Janša, intorno al 30% delle preferenze di voto, seguito con il 19% da Natasa Pirc Musar, avvocata lubianese da sempre vicina alle battaglie per i diritti civili, e che contende il secondo posto e quindi la possibilità del ballottaggio all'altro candidato dell'area progressista, l'eurodeputato dei Socialdemocratici ed ex presidente del Parlamento Milan Brglez, indietro di oltre 6 punti percentuali rispetto a Pirc Musar e fermo al 12.9%. Nessuno degli altri contendenti ha la possibilità di avvicinarsi al ballottaggio, ma c'è da registrare l'ascesa del semi-sconosciuto sindaco di Kočevje, Vladimir Prebilič, nelle preferenze degli elettori. Nel 2017 fu proprio la candidatura alle elezioni presidenziali a dare lo slancio per la politica nazionale all'allora semi-sconosciuto sindaco di Kamnik, Marjan Šarec, che sarebbe poi diventato primo ministro.

In attesa di domenica c'è da registrare il dato in controtendenza del voto anticipato in corso da ieri, fra cui nche quello di Pahor. Secondo le informazioni rese note dalla Commissione elettorale nazionale, il 4% degli aventi diritto si è recato alle urne per esprimere in anticipo il proprio voto, più del doppio rispetto a quanto accaduto nel 2017 e nel 2012.

Il prossimo capo dello Stato sarà chiamato a restituire autorevolezza e contenuti alla carica presidenziale, che secondo alcuni è stata sminuita da un atteggiamento troppo presente sui propri profili social e poco attivo nei passaggi delicati della vita pubblica e politica del paese. Gli ottimi rapporti personali di Borut Pahor con il presidente Sergio Mattarella hanno permesso ai due di costruire e realizzare il percorso per la restituzione della Casa del popolo (Narodni Dom) di Trieste alla minoranza slovena in Italia, avvenuta nel luglio 2020 nel centenario del suo incendio di matrice fascista. Nel suo ruolo Pahor, inoltre, è sempre stato molto sensibile e attento al destino europeo dei Paesi dei Balcani occidentali, spendendosi a più riprese a favore del loro ingresso nell'Unione europea.

(ANSA).

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