Ue apre su price cap gas. Von der Leyen, riforma strutturale
Servono anche misure emergenza. Possibile stop del gas russo
30 agosto, 07:58"Dobbiamo fare una riforma strutturale di ampia portata del mercato dell'elettricità. Questo all'inizio del 2023", ha detto la presidente della Commissione Ue vUrsula on der Leyen, parlando al ministero dell' Economia a Berlino. "Abbiamo bisogno di uno strumento di emergenza che agisca più rapidamente. Stiamo parlando di settimane". Sul tavolo Ue c'è l'opzione di sganciare i prezzi dell'elettricità da quelli del gas.
Intanto è stato fissato al 9 settembre il Consiglio dei ministri dell'energia, il prezzo del gas inizia scendere (chiude in calo a 272 euro) e nel governo italiano c'è cauto ottimismo sulla proposta di un price cap europeo al prezzo del gas (il cavallo di battaglia di Mario Draghi in Europa), per una posizione di apertura della Germania.
"Porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi è solo il primo passo. L'aumento vertiginoso dei prezzi dell'elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell'attuale struttura del mercato elettrico, sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell'elettricità": così von der Leyen intervenendo al Forum di Bled. "Dobbiamo prepararci a una potenziale interruzione totale del gas russo", ha ribadito. "Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio 2022,questo compensa i tagli russi. Stiamo riducendo il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%". Bisogna "accelerare la nostra transizione verso fonti energetiche verdi.
Ogni chilowattora di elettricità che l'Europa genera da energia solare, eolica, biomasse, idroelettrica, geotermico o idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo". Con "la nostra iniziativa RePowerEU, investiremo fino a 300 miliardi di euro per accelerare la svolta verde", ha ricordato. Per von der Leyen, "le sanzioni stanno causando danni colossali alla capacità del Cremlino di fare la guerra, lo ha ammesso lo stesso Putin. E il danno non potrà che aumentare nel tempo". "Lo stiamo facendo per l'Ucraina e lo facciamo per difendere i nostri valori europei". Ma questo sforzo "deve essere accompagnato da un nuovo pensiero strategico europeo", ha proseguito. "Non vogliono partner, ma vassalli. E non si tratta solo del Cremlino. Decine di Paesi sono sull'orlo del default perché non possono pagare il loro debito con la Cina". (ANSA).