Il Consiglio Europeo adotta le nuove sanzioni contro Mosca
Anche su trasporto marittimo di petrolio russo
06 ottobre, 12:37"Concretamente - nota il Consiglio Ue - la combinazione di queste misure funziona come segue: sarà vietato fornire trasporto marittimo e assistenza tecnica, servizi di intermediazione, finanziamento o assistenza finanziaria relativi al trasporto marittimo verso Paesi terzi di petrolio greggio (a partire da dicembre 2022) o di prodotti petroliferi (a partire da febbraio 2023) originari o esportati dalla Russia. La deroga al 'price cap' consentirebbe la fornitura del trasporto e di questi servizi se il petrolio o i prodotti petroliferi sono acquistati a un prezzo massimo prestabilito o inferiore. Il nuovo divieto per le navi dell'Ue di fornire il trasporto marittimo di tali prodotti a Paesi terzi si applicherà a partire dalla data in cui il Consiglio deciderà all'unanimità di introdurre il 'price cap'. Il tetto massimo dei prezzi ridurrà drasticamente i ricavi della Russia dal petrolio, dopo che la sua guerra illegale contro l'Ucraina ha gonfiato i prezzi globali dell'energia. Il tetto al prezzo del petrolio può anche servire a stabilizzare i prezzi globali dell'energia". Il pacchetto introduce poi una lunga serie di limitazioni all'import e all'export da e verso la Russia in beni e servizi, il divieto per i cittadini dell'UE di ricoprire cariche negli organi direttivi di alcune persone giuridiche, entità o organismi russi di proprietà o controllati dallo Stato, la sanzione di individui ed entità che hanno avuto un ruolo nell'organizzazione dei "referendum" illegali, rappresentanti del settore della difesa e persone note che diffondono disinformazione sulla guerra. Il Consiglio ha inoltre deciso di ampliare i criteri su cui possono basarsi le sanzioni individuali, al fine di includere la possibilità di colpire coloro che facilitano l'elusione delle sanzioni dell'Ue.
Le nuove sanzioni dovrebbero colpire anche la Serbia, Paese candidato all'adesione Ue che non ha tuttavia imposto sanzioni alla Russia e che non potrà più far arrivare greggio russo via oleodotto Janaf, che passa per la Croazia, hanno segnalato oggi i media locali. Dal primo novembre, Belgrado dovrà importare solo petrolio non russo, ha specificato la ministra serba dell'Energia Zorana Mihajlovic, citata dall'agenzia Fonet.
(ANSA).