(ANSA) - TRIESTE, 11 GIU - Violenze, torture e umiliazioni
perpetrate su migranti e rifugiati che entrano irregolarmente in
Croazia dalla Bosnia. E' l'accusa lanciata oggi da Amnesty
International contro la polizia croata, accusata di aver usato
metodi brutali contro un gruppo di stranieri che tentavano di
entrare nel Paese Ue dalla vicina Bosnia-Erzegovina. "In
un'escalation orribile di violazioni dei diritti umani da parte
della polizia", i membri di un "gruppo di migranti e richiedenti
asilo" sarebbero stati di recente "legati, brutalmente picchiati
e torturati da agenti", che avrebbero poi "versato del cibo
sulle loro teste sanguinanti per umiliarli", ha affermato
Amnesty in una nota di cui l'ANSA ha preso visione, corredata da
foto dell'incidente. Secondo Amnesty, il fatto sarebbe avvenuto
nella notte tra il 26 e il 27 maggio vicino ai laghi di
Plitvice, quando 16 migranti di origini pachistane e afghane
sono stati fermati dalla polizia croata mentre passavano dalla
Bosnia alla Croazia. "Tra le otto e le dieci persone, con
uniformi nere e passamontagna identici a quelli usati dalle
forze speciali della polizia croata, hanno sparato in aria, dato
calci e ripetutamente colpito gli uomini fermati con bastoni di
metallo, manganelli e il calcio delle pistole", si legge nella
nota di Amnesty. Successivamente, sulle teste e sui pantaloni
dei migranti sarebbero stato "spalmati ketchup, maionese e
zucchero", prodotti trovati negli zaini di uno dei fermati.
"Anche se si tratta solo dell'ultimo caso di una serie" di
incidenti analoghi, questo "segnala un nuovo livello di
brutalità e abusi da parte della polizia croata", ha rimarcato
Amnesty, ricordando che simili casi di violenza, sempre negati
con sdegno dalle autorità di Zagabria, sono stati denunciati
negli ultimi tre anni da Ong e attivisti. (ANSA).
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