(ANSA) - BERLINO, 14 DIC - Angela Merkel ha scelto la linea
dura: da mercoledì in Germania scatterà il lockdown con negozi e
scuole chiuse, divieto di assembramenti, di consumo di alcol per
strada e fuochi d'artificio di Capodanno al bando. E, questa
volta, non ha dovuto litigare con i Laender: in meno di un'ora,
domenica, i governatori e la cancelliera si sono riuniti in un
vertice convocato d'urgenza di fronte agli sviluppi della
pandemia dell'ultima settimana. Tutti d'accordo sul fatto che i
numeri del Covid, "richiedono un'azione immediata". Fino al 10
gennaio, quindi, stop al commercio al dettaglio (con l'eccezione
di alimentari, farmacie e pochi altri ritenuti essenziali) e
all'obbligo di presenza nelle scuole, finora rimaste sempre
aperte dal riavvio delle lezioni ad agosto. Le concessioni,
annunciate per le feste di Natale e Capodanno appena qualche
giorno fa, vengono di fatto revocate: il divieto di contatto non
consentirà di festeggiare fra più di 5 persone (bambini e
ragazzi sotto i 14 anni esclusi), e sarà proibita la vendita dei
fuochi d'artificio. Bandito anche il vin brulè, con il divieto
di consumare alcol per strada. Sarà invece possibile la
celebrazione delle messe religiose: a condizione che si
rispettino le distanze di 1,5 metri in chiesa, e che non si
canti. Scelte che arrivano dopo lo shock del record di 30 mila
contagi e i quasi 600 morti in 24 ore, segnato due giorni fa. La
Merkel non ha usato giri di parole: "i provvedimenti di novembre
non bastano, i casi aumentano ed è ripresa la crescita
esponenziale della diffusione del virus. Siamo costretti ad
agire, e adesso lo facciamo". Pure più enfatici - e non è una
novità - i toni del presidente della Baviera Markus Soeder: "Lo
scenario di Bergamo è più vicino di quanto si creda. Per
impedire che questo accada anche in Germania, bisogna agire in
modo conseguente". Secondo il governatore, che molti vedono
papabile candidato cancelliere dei conservatori alle prossime
elezioni federali, il Paese che meglio ha gestito la prima
ondata della pandemia "potrebbe nella seconda diventare 'il
caso' d'Europa'". "La pandemia è una catastrofe, sta provocando
la più grande crisi degli ultimi 50 anni", ha denunciato,
sostenendo che nella Repubblica federale sia al momento "fuori
controllo". Il sistema sanitario è sotto stress, la
constatazione all'unisono dei leader, e "in qualche caso il
triage è già una realtà, laddove si deve prendere la decisione
di rimandare alcuni interventi a causa del sovraccarico delle
strutture", ha incalzato Soeder. Il semi lockdown scattato il 2
novembre - quando sono stati chiusi al pubblico ristoranti,
istituzioni culturali, centri sportivi e gli alberghi al turismo
- ha fallito. In alcuni Laender l'allarme è già stato lanciato
in settimana, quando la Sassonia ha disposto ad esempio la
chiusura delle scuole già da lunedì. Il ministro delle finanze
Olaf Scholz, intanto, ha rassicurato sul fatto che il governo
"non ha mai lasciato sole le imprese" nella pandemia. E ha
annunciato l'aumento dei fondi per chi viene colpito dal
lockdown: i contributi accessibili passano da 200 mila a 500
mila euro nel terzo pacchetto di aiuti ponte e sono previsti
investimenti da 11 miliardi di euro in più al mese. Con oltre
1,3 milioni di contagi complessivi e 21.787 vittime, la Germania
punta a poter ricostruire le catene di contagio, tornando sulla
soglia di 50 infezioni la settimana (contro una media attuale di
169) ogni 100 mila abitanti. Al lockdown, secondo Merkel e i
governatori dei Laender, non c'era alternativa. (ANSA).
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